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di Giorgio Melandri e Paolo Salvagiani.

Heinz é un appassionato specializzato nei Ciclidi del Tanganica. Ha compiuto 15 viaggi nel lago e ogni volta ha portato a casa con se numerosi pesci. Ha scoperto e descritto numerose specie tra le quali: Neolamprologus buescheri, Neolamprologus meleagris, Neolamprologus marunguensis, Neolamprologus nigriventris, Neolamprologus pectoralis, Neolamprologus similis, Cyprichromis pavo, Xenotilapia papilio.

Siamo andati a trovarlo una domenica di luglio ed abbiamo passato un pomeriggio nella sua fornitissima ‘fishroom’ dove alleva e riproduce esclusivamente pesci da lui catturati.
Siamo arrivati nel primo pomeriggio ed abbiamo subito individuato, in via Salinenstrasse, la casa di Heinz che al posto dello stemma di famiglia ha sulla facciata un Tropheus. Heinz ci ha accolto con entusiasmo e siamo subito scesi nella zona vasche. Tra grandi e piccole le vasche sono una cinquantina, con appesi dei picoli biglietti che indicano le date di nascita delle covate.. Eccola qua l’Acuqariofilia secondo Heinz Buscher; i pesci sono tutti catturati personalmente e sono allevati per generazioni. Heinz può parlare a lungo di ogni vasca, di ogni varietà, di ogni singolo esemplare. Capisci che ha osservato i pesci per ore, per imparare e, spesso, per ritrovare quei comportamenti visti nel lago. Un solo rammarico dice Heinz, ormai siamo troppo specializzati. Chissà forse un giorno questo signore comincerà ad allevare Ciclidi del Centro o Sudamerica e, nel suo stile, invece di visitare un importatore si siederà in soggiorno per telefonare in Messico, per organizzare un viaggio.


Tropheus moorii Kachese


Xenotilapia cf. papilio


Xenotilapia sp. 'papilio katete'


Cypricrhromis pavo

La visita é stata anche l’occasione per una piccola intervista.

D. Come mai tieni solamente esemplari catturati da te?
R. Mi piace catturare i pesci e allevarli per anni. Non visito mai importatori o commercianti. Il mio fornitore é il lago. La mia voglia di novità e specie nuove é compensata dal fatto che poi, queste specie, io le allevo per anni, senza stancarmi. Inoltre ho capito nei miei viaggi che spesso le femmine delle varietà che si trovano in commercio non sono quelle della località indicata. Trasportare questi pesci é difficile anche nel lago e quindi i pescatori catturano i maschi e successivamente delle femmine dove gli é più comodo; tanto le femmine sono tutte uguali!

D. Hai scoperto alcune specie che hanno avuto un grande successo tra gli appassionati; Neolamprologus Buescheri, Xenotilapia papilio, Neolamprologus nigriventris e recentemente Cyprichromis pavo. Ora hai soperto una nuova e bellissima varietà di Neolamprologus longicaudatus. Da dove proviene?
R. Questa veriante ha le pinne pettorali completamente colorate di un rosso arancio e l’occhio evidenziato da un bordo dello stesso colore. Ho trovato questa variante presso una delle piccole isole di fronte a Kavalla di nome Kabimba. Nel maggio 98 sono partito per un viaggio organizzato soprattutto per esplorare questi fondali. Purtroppo questa zona é ora inaccessibile a causa di un divieto imposto dal governo che teme disordini dovuti ai profughi del Rwanda e infiltrazioni di mercenari. Anche io sono stato fermato da alcuni militari che avevano pensato potessi essere un mercenario. Invece io andavo solo a cercare pesci.

D. Fai tu le descrizioni delle nuove specie?
R. Si, non é una cosa complessa, richiede molto metodo e molta precisione. Invio normalmente una bozza della descrizione ad uno specialista che apporta qualche correzione. Normalmente queste descrizioni sono pubblicate su DATZ.

D. Hai parecchi conchigliofili. A Faenza ci hai parlato di una singolare caratteristica di Neolamprologus speciosus?
R. Credo che questa specie riesca a modificare la crescita in modo da riuscire a sfruttare le conchiglie presenti nella zona. Infatti dove sono presenti le Lavigeria i pesci rimangono più piccoli mentre invece dove ci sono le Neothauma, che sono più grandi, questa sepcie cresce di più. Nelle zone dove sono a disposizione i gusci di Neothauna Nl. speciosus e Nl meleagris sono simpatriche e sviluppano circa le stesse dimensioni

D. Sei riuscito a riprodurla?
Ho catturato nel primo viaggio cinque esemplari e mi trovo adesso con due coppie che però, purtroppo, non sono riuscito a riprodurre.

D. Hai parecchi Cyprichromis nelle tue vasche. Tu che li osservi nel lago, quali sono i Cyprichromis più colorati?
R. I Cyprichromis sono uno spettacolo fantastico in natura. I più colorati sono sicuramente a Kitumba, anche se, purtroppo, questi Cyprichromis sono in assoluto i più agressivi e quindi anche in acquario non é possibile tenere molti maschi insieme.

 

 


Neolamprologus elianthus


Neolamprologus gracilis


Neolamprologus pulcher

D. A che profondità vivono i Cyprichromis?
R. I Cyprichromis si nutrono di plancton e dunque seguono il plancton nelle sue migrazioni stagionali e giornaliere. Quindi, a seconda di dove é il plancton, li si può trovare 2 metri sotto la superficie o 30 metri sotto.

D. Hai varie vasche di Xenotilapia papilio. Sono diverse varietà geografiche?
R. Sì, ho trovato, nel sud del lago, alcune varianti che credo appartengano alla specie X. papilio. Queste varianti si differenziano per la diversa colorazione delle pinne dorsali, anali e pelviche. Ho chiamato provvisoriamente queste varianti sp.1, sp. 2, sp. 3.


D. Vi sono ibridi nel lago?
R. Personalmente ho osservato nel lago degli ibridi di J. marlieri e J. regani e Pierre Brichard lo stesso. Io al sud e lui al nord.

D. E’ possibile avere i piccoli frutto delle riproduzioni?
R. Ci sono spesso degli appassionati che vengono a visitarmi e tanti lo fanno anche per avere i piccoli. Come avrete capito ho delle specie e dele varietà che difficilmente si trovano in giro.

D. Nelle tue vasche vediamo molte piante mentre nel lago non si trovano quasi da nessuna parte. Come mai?
R. Semplicemente perché mi piacciono. E poi mi pare piacciano anche ai pesci!

D. Che cosa dai da mangiare ai pesci?
R.Artemie in gran numero, spinaci bolliti, gamberetti ed anche cibo secco.

D. Ti immergi da solo?
R. Contro tutte le regole dei sub, sì. Lo faccio perché quando sono sotto voglio solo preoccuparmi di osservare e fotografare, senza dovere seguire o prestare attenzione ad altri sub. Lo faccio perché in questo modo mi sento più tranquillo. Naturalmente ho qualcuno sulla barca perché i pericoli non mancano, coccodrilli in testa.

D. Come organizzi i tuoi viaggi?
R. Organizzare un viaggio é un’attività complessa, richiede tempo ed é necessario preparare tutto con mesi e mesi di anticipo. Io poi ho parecchi amici laggiù e senza il loro aiuto penso non riuscirei ad organizzarmi. Tra le altre cose io vado solamente per tre o quattro settimane, mentre i tempi africani sono spesso molto dilatati; ad esempio alle volte devi aspettare un aereo o una barca per giorni e giorni.

D. Hai raccolto un sacco di dati in questi anni ed hai scattato tante bellissime foto. Perchè non scrivi un ibro?
R. Perchè non ho tempo. Curare un libro é una attività complessa. Ultimamente ho lavorato allo speciale di DATZ sul Tanganica e vi assicuro che ho rubato il tempo al sonno.