testo e foto di Robert Allgayer

Al congresso nazionale di Vichy dell'ottobre scorso il direttivo dell'Associazione francese ha deciso di non accettare più nelle mostre-scambio due specie molto note in acquariofilia. Si tratta di scalari (Pterophyllum scalare) e discus (Symphysodon aequifasciatus), almeno nelle forme d'allevamento dato che per gli esemplari selvatici si farà una eccezione, e tutti i pesci diffusi nell'hobby che non appartengono alla famiglia dei Gelidi. La decisione non è stata semplice: personalmente sono stato un sostenitore della linea "o tutto, o niente" dato che penso che un compromesso non sia gestibile. Abbiamo optato per il "niente"!

Oltre alle specie citate nell'introduzione sono compresi in questo divieto gli ibridi manifesti e tutte le varianti divergenti dal fenotipo "selvaggio", ovvero dalle forme naturali. Parliamo di M. ramirezi dorati e pinne velo, A. ocellatus delle varie forme "rosse", "pinne velo", ecc..., di H. severum dorati, pesci albini e cosi via. Ma non è tutto: tutti i pesci dissimili dai loro cugini naturali a causa della loro riproduzione e allevamento artificiali sono banditi dalle riunioni dell'Associazione. Tutti gli anni si sono verificati problemi di questa natura, spesso con allevatori in buona fede o ingenui, a loro volta "fregati" sui pesci in questione.


"Aulonocara" "reginae" esempio di selezione operata su un
fenotipo selvatico allo scopo di intensificare e variare i colori
 di Aulonocara jacobfreibergi

Ibrido tra Nimbochromis venustus Fossorochromis rostratus,
esemplare ammesso alla vendita in una mostra-scambio

Ibrido tra Nimbochromis polygstigmae e Dimichromis compressiceps

Pelvicachromis pulcher forma albina

L'Associazione francese ha come scopo, tutto formalizzato nello statuto, di promuovere la cultura sui Ciclidi, di salvaguardarli e di studiarli e non può dunque tollerare l'operato di appassionati che, in buona fede o no, allevano, riproducono e diffondono pesci ibridi o lontani dalle forme naturali. La questione non è semplice per via della variabilità del fenotipo negli ambienti naturali, a sottolineare ancora una volta la necessità di informazioni serie al riguardo.

I discus

II fenomeno della selezione non ha ancora riguardato, forse per via delle maggiori difficoltà nella riproduzione, Symphysodon discus (il discus di Heckel) ed è raro trovare ibridi tra questo e \'aequifasciatus. Gli esemplari di questa specie sono quasi tutti di cattura e per questo continueremo a vederlo nelle nostre riunioni. Diversamente il S. aequifasciatus "vanta" oramai più di 200 denominazioni commerciali che si riferiscono ad altrettante selezioni tese a stravolgere il fenotipo naturale. Quello che preoccupa è il potenziale ancora inespresso della specie che ha un numero di cromosomi più alto degli altri Ciclidi (2n x 60: in media i Ciclidi americani hanno 2n=48 e gli africani 2n=44).

Gli allevatori tedeschi ed americani hanno fissato delle linee abbastanza stabili denominandole con nomi riconosciuti da tutti (turchese, turchese rosso, ecc.) fino a quando gli asiatici, attirati dai soldi hanno preso in mano il mercato ed è cosi sparita ogni etica. Gli incroci si sono moltiplicati e la necessità di uscire continuamente con novità ha lanciato una folle corsa alla selezione esasperata. E' vero, tra gli esemplari selezionati ci sono a volte discus molto belli, ma da qui in avanti vale il principio che ha guidato le nostre decisioni e questi pesci saranno tutti banditi dalle mostre-scambio.

Gli scalari

Per questa specie il problema è lo stesso che abbiamo con i discus e la decisione di bandirli cerca di contrastare tutte le forme artificiali: nere, gialle, screziate, pinne velo, albine e depigmentate. Questi pesci soffrono sempre di più di problemi genetici che causano deformazioni agli opercoli, alla vescica natatoria e alla forma delle pinne. Sono anni che vediamo aumentare il numero di mostri nelle mostre scambio: pesci sempre più diversi e lontani dai cugini naturali. Ecco allora la decisione: basta, basta con questi mostri che da qui in avanti saranno banditi dalle nostre riunioni. Piuttosto avanti con le forme naturali, bellissime e sane.

Gli ibridi

E' noto ormai da anni che anche in natura esistono degli ibridi: in acqua dolce e anche in mare. Un esempio per tutti è il lago Malawi d_ove troviamo più frequentemente che altrove, a causa della grande prossimità genetica delle specie, ibridi "naturali". Dunque questo succede anche in natura e non possiamo escludere che alcune specie siano state descritte, per errore, a partire semplicemente da ibridi. Nondimeno possono esserci nella letteratura fotografie scattate in natura che mostrano esemplari frutto della riproduzione di specie diverse. Quello che sappiamo è che le ibridazioni sono frequenti in cattività e rarissime in natura. Perché i pesci in acquario si ibridano? Perché spesso manca il partner giusto, perché vivono a stretto contatto, perché insomma si sono alterate le condizioni naturali di vita. Il termine, letteralmente, significa un animale nato dall'incrocio tra due specie diverse ed è stato coniato quando la definizione di specie era "gruppo di individui potenzialmente interfecondi". L'ibrido è, in questo senso un individuo sterile e che quindi non passerà alle generazioni successive il suo essere "fuori dalla specie". Ora sulla definizione di specie si discute molto (e a questa discussione si aggiunge quella, sempre sottovalutata della definizione di "popolazione", n.d.t., gm) e soprattutto si sa che per i Ciclidi queste regole spesso non valgono. Alla luce di questi nuovi dati i concetti di genotipo, fenotipo ed ibrido acquistano una diversa valenza. In ogni caso a prescindere dalla discussione che si può innescare, dobbiamo esser consapevoli che non riusciremo mai a riprodurre le condizioni naturali. In ogni caso non dobbiamo mai pensare di sostituirci alla natura, dobbiamo solo cercare di conoscerla e rispettarla: è questa la chiave di lettura della nostra decisione.

I nostri principi

Per alcuni acquariofili l'incrocio impossibile è un risultato da vantare, un "gesto" che dimostra bravura. La foto del gorilla albino dello zoo di Barcellona ha fatto il giro del mondo! Noi ricordiamo:

Gli ibridi possono essere scongiurati evitando di tenere insieme specie simili ed esemplari senza partner per un eventuale accoppiamento;

Lasciamo ad altri forme selezionate e divergenti da quelle naturali; Documentiamoci sulla specie che vogliamo acquistare e sulla reputazione che chi ci fornisce i pesci ha e sulla provenienza;

Manteniamo i pesci nelle condizioni più naturali possibile: questa forse è la cosa più difficile da ottenere!;

Ricordiamo che le possibilità di ibridazione sono in genere più alte nei ciclidi africani incubatori orali. Non illudiamoci però, anche un corretto mantenimento potrà supplire alla mancanza di scambio genetico: che dire di un pesce arrivato alla cinquantesima generazione di consanguinei anche se somiglia agli esemplari selvatici? Per concludere vorrei sottolineare la grande bellezza delle forme naturali, sempre più belle di quelle create dall'uomo. Questo non vale solo per i pesci: penso spesso, ad esempio, che tra tutti i cani il migliore resterà sempre il lupo, e ci dispiace per i pastori!

Glossario

fenotipo: l'insieme di caratteri di un individuo, derivanti dall'interazione del genotipo con l'ambiente.

genotipo: insieme di tutti i geni di un individuo.

eterozigote: individuo portatore di alleli diversi sullo stesso locus genico della coppia di cromosomi omologhi.

biotipo: una popolazione locale adattatesi alle condizioni dell'habitat e che mostra tale adattamento nelle caratteristiche fenotipiche. Solitamente tale concetto viene applicato quasi esclusivamente alle piante con il nome "ecotipo". Tuttavia nel lago Vittoria sono state recentemente identificate alcune popolazioni di Neochromis . rufocaudalis, N. omnicaeruleus, e N. greenwoodi, con modificazioni anatomiche (come al solito a livello del sistema masticatorio) che sembrano essere adattamenti particolari alle risorse alimentari di determinate località.

genoma: insieme dei geni di una specie.

aploide: cellula che dispone di un corredo di cromosomi singoli (le cellule sessuali: spermatozoi e cellule uovo).

meiosi: la divisione cellulare che caratterizza le cellule sessuali. E' costituita da due divisioni consecutive dove i cromosomi omologhi (della stessa coppia) si appaiano e si scambiano materiale genetico. Le cellule che scaturiscono dalla meiosi sono aploidi.

allele: una delle possibili forme alternative di un gene, che occupano il medesimo locus su un cromosoma.

locus: posizione di un gene su un

cromosoma.

Robert Allgayer

Traduzione: Giorgio Melandri, revisione Livio Leoni.
Questo testo ha suscitato in noi qualche perplessità e Livio ha ritenuto opportuno aggiungere una piccola riflessione al riguardo:

Mi chiedo quale sia il significato di "ibridi naturali". Mi pare che esista in questo scritto una discreta confusione tra ibridi tra specie o tra popolazioni della stessa specie. E poi tutta questa serie di ibridi è così ben documentata? Mi pare che esista qualcosa, ma mi sembra pochissimo. E' corretto ricordare che la definizione di specie è ancora vaga, perlomeno nelle sue applicazioni pratiche, in campo cioè. Se Allgayer intende affermare che esìste un continuo flusso genico tra popolazioni di località diverse allora va bene. Siamo noi Ciclidofili che crediamo che le popolazioni di Ciclidi che abitano le coste rocciose siano separate e senza rapporti tra loro. Ebbene questo è solo un puro preconcetto. Studi recenti sembrano smentire questa leggenda metropolitana. E quando esìstono difficoltà (come nel caso degli Eretmodus, che hanno dimostrato limitate capacità di spostamento) i Ciclidi sanno aggirarle, Popolazioni distanti e separate da barriere invalicabili come strisce di sabbia. No problem. Come? Con strategie riproduttive diversificate. Ed allora? Una cosa è certa la specie non è una entità, non è codificabile completamente, nasce, cambia, si estingue. In ogni momento della sua vita è costituita da popolazioni. Insomma la specie non è una "cosa".

Livio Leoni