testo di Giorgio Melandri

Uwe Werner è un ciclidofilo appassionato ed un instancabile viaggiatore. Quattro viaggi in Brasile, e poi Costarica, Colombia, Messico, tanto per citare i luoghi visitati più volte, sempre alla ricerca di pesci con la curiosità e l'entusiasmo della prima volta. Esperto di fama mondiale, indiscusso specialista di Ciclidi sudamericani e centroamericani, è autore di numerosissimi articoli e reportage pubblicati in tutto il mondo, di alcuni libri e vanta collaborazioni prestigiose come quelle con Steack e Stavikowski. Le sue conferenze sono famose per l'altissima qualità del materiale fotografico e per la grande simpatia e vivacità che Uwe comunica. Lo aspettiamo a Rimini per il 21 e 22 settembre ed intanto, per conoscerlo meglio, abbiamo pensato di fargli, telefonicamente, questa piccola intervista.

Uwe come vuoi presentarti agli appassionati italiani?

Ho 48 anni, sono ancora molto giovane!, un po' calvo, sono sempre di buon umore e sono acquariofilo da quando avevo 10 anni. Ho cominciato con una piccola vasca da 100 litri che era di mio padre e dove allevavo varie specie di Caracidi, catfish e piccoli Ciclidi. Col tempo ho cominciato a fare fotografie e, più tardi, a viaggiare nell'America del Sud e in America Centrale dove sono stato più frequentemente. Oggi faccio un viaggio all'anno, pubblico reportage e articoli sui miei viaggi e sui Ciclidi di questa parte del mondo. Ho pubblicato anche alcuni libri, ma non solo sui Ciclidi.

E' difficile organizzare un viaggio?

Ma no! Ci vogliono un po' di soldi, un biglietto aereo, qualche rete e poi bisogna cercare di lasciare le città prima possibile per arrivare dentro la foresta, nella natura, a cercare pesci!

Credi sia importante per un appassionato fare dei viaggi e visitare i biotopi?

Non so se sia importante, ma è sicuramente interessante. Innanzitutto scopriamo che i pesci ornamentali sono stati scelti per questo ma che nei biotopi ci sono tante altre cose che nei viaggi catturiamo e che sono importantissime per la fauna. In più credo sia importante che tutti si rendano conto di cosa sia l'inquinamento e la distruzione. Sfortunatamente credo che la situazione dei biotopi andrà rapidamente peggiorando.

Hai visto parecchia distruzione nei tuoi viaggi?

Ho visto parecchi esempi di questa distruzione, soprattutto in America Centrale. In Guatemala ad esempio ci sono parecchi problemi di inquinamento. In Messico anche, molto a causa del petrolio che producono. In Brasile pure, la distruzione della foresta è molto evidente. Si è impressionati da questi danni soprattutto dove si è stati diverse volte. Ad esempio sono stato in Messico nel 1983 per la prima volta e vi sono ritornato cinque anni più tardi trovando che i piccoli fiumi, che erano stati i fiumi della foresta vergine con acque chiare e molto pulite, erano irriconoscibili.

Vi sono in Germania alcuni movimenti di idee abbastanza diffusi che affermano che non si dovrebbero tenere in casa animali di nessun tipo e che sono contrari alla pratica acquariofilia?

Sì, e vi sono anche parecchi soggetti che vorrebbero limitare l'acquariofilia a poche specie molto facili da allevare e riprodurre in modo da salvare la natura. Anche io faccio parte di una associazione ambientalista che si chiama B.N.A. e che persegue lo stesso scopo, ma secondo me in modo più ragionevole, perch é bisogna capire che il vero problema non è il prelievo di pesci per l'acquariofilia, ma la distruzione dei biotopi naturali. Dunque per aiutare la natura bisogna impedire questa distruzione. Le associazioni come quelle acquariofile possono fare qualcosa? Certo, possono fare molto. In Germania abbiamo cominciato a finanziare progetti di studio e salvaguardia ad esempio nel Vittoria, o in Costarica dove qualcuno ha comperato dei pezzi di foresta vergine. Noi abbiamo anche cominciato a fare delle liste di Ciclidi presenti in questi biotopi cercando di ri-produrli in modo da evitare di ritornare in natura per catturarli.

Perché preferisci i Ciclidi americani?

Penso sia un po' per caso. Quando ho cominciato ho tenuto anche Ciclidi africani del Malawi e del Tanganica, ma ho capito subito che questo era quello che facevano tutti e dunque mi sono detto che dovevo fare qualcos'altro. In più in quel periodo ho fatto il mio primo viaggio che è stato in Costarica e Messico e anche per questo ho cominciato ad allevare Ciclidi dell'America Centrale. Più tardi ho cominciato a fare viaggi nell'America del Sud e sono diventato uno 'specialista' quasi senza volerlo (gran risata!).

Raccogli spesso pesci durante i tuoi viaggi. Non hai mai pensato, portandoli a casa, che in fondo li strappavi dal loro ambiente?

Sì, ma intanto devo dire che sistemo questi pesci in vasche moltograndi, 3,20 m, 2,50 m, 2,20 m, e che cerco di tenerli nel miglior modo possibile. Considera che sistemo in vasche così grandi anche le piccole Teleocichla e che evito di tenere pesci enormi come le Cichla. Qualche volta ho tenuto dei giovani esemplari, ma solo quando avevo la certezza di poterli poi affidare ad alcuni amici che hanno vasche di 5 metri per 2 con 10.000 litri d'acqua. Insomma penso proprio di avere la coscienza pulita.

Come sarà l'acquariofilia del futuro?

Ah! di sicuro penso che ci siano un sacco di appassionati che continueranno a farla e che si batteranno per poterla fare, dunque credo che ci saranno sempre degli acquariofili! Credo anche che più informazioni avremo, più sarà la nostra cultura, più l'interesse per questa passione sarà alto. Ci sono in Germania moltissimi giovani che si interessano all'acquariofilia e che anche sono veramente specializzati e competenti. Accanto a questi ci sono un sacco di persone che hanno un acquario in soggiorno, un bel mobile per loro. Ecco spero e credo che queste persone non saranno gli acquariofili, perch é per me un acquariofilo è qualcuno che si interessa ai pesci, alle piante, che cerca di capire le interazioni, che vuole conoscere le regole che la natura ha stabilito. Gli altri forse amano la natura, non lo so, ma per me un acquariofilo è qualcosa di più.

Dunque credi che un acquariofilo debba essere prima di tutto un naturalista.

Sì, è così. Riconosco i veri appassionati, non solo perché siamo tutti un po' matti!, ma perch é vedo che si interessano a tutto; a tutti i tipi di pesci, a tutti gli ambienti, anche a tutti gli animali. Queste persone non smetteranno mai di tenere pesci. Forse il loro interesse avrà alti e bassi. Qualche volta potranno rimanere per un po' senza acquari funzionanti, ma mai per sempre!