testo e foto di Claudio Barberis

Si tratta di Ciclidi provenienti dal Lago Malawi, appartenenti al genere Pseudotro pheus. Ne esistono 3 specie: la prima, PseudotropheusspeciesMbembe Deep abi ta la costa nord ovest dell' isola di Likoma, tra Mbembe Point e Maingano. La livrea dei maschi è molto appariscente: tutto il corpo è blu e la parte superiore della pinna dorsale è nera. Anche il ventre, le pinne ventrali e quella anale sono neri. Le femmine hanno una livrea giallo-arancio. Questa specie è stata esportata raramente a causa della bassa densità della popolazione e della profondità a cui vive, circa 30 metri . La seconda specie,


femmina Ps. sp Msobo

Maschio

Maschio di Lundo Island

P. sp. Msobo heteropictus femmina

P. sp. Msobo heteropictus maschio

Pseudotropheus species Msobo viene invece regolarmente importata dall' inizio degli anni 90. Proviene dalle coste della Tanzania: Magunga Reef, Pombo Reef, Lundu. Le femmine di tutte le popolazioni sono colorate di giallastro ed i maschi differiscono leggermente tra loro a seconda della zona di origine. La loro colorazione è simile a quella dei Mbembe Deep ma il corpo blu-nero è attraversato da alcune bande irregolari azzurre poste orizzontalmente. Un' altra differenza deriva dal fatto che Ps. sp. Msobo frequenta le acque poco profonde in cui le rocce sono prive di sedimenti. Le bande orizzontali (inusuali negli Pseudotropheus) li rendono così simili ad alcune specie di Melanochromis che i ricercatori hanno avuto non pochi problemi a classificarli. La risposta è venuta dalla differente tecnica alimentare: Ps. sp. Msobo raschia le alghe alla maniera degli P. zebra, appoggiando completamente la bocca al substrato usando i denti come dei pettini per rastrellare le alghe filamentose. Diversamente i Melanochromis si limitano a mordere e strappare le alghe (Konings comm. pers.). Certo è che la somiglianzà cromatica con Melanochromis johanni (le femmine sono identiche) fa comprendere come alcuni autori siano tutt'ora incerti se collocare questi pesci nell' uno o nell' altro genere ed in un'unica specie.

La terza specie, Pseudotropheus species Msobo heteropictus, occupa la zona tra Njambe e l'isola di Lundo. La sua colorazione è del tutto diversa: le barrature, verticali e di colore nero, risaltano sul blu-celeste del corpo. Le femmine di solito sono beige con le pinne gialle. In alcune popolazioni, comunque, come a Lundo Island, sono uniformemente giallo limone. Ho allevato queste specie in vasche differenti al fine di evitare ogni possibile incrocio. Tengo a precisare questo perch é troppe volte capita che la mancanza di scrupoli o la scarsa esperienza da parte di alcuni appassionati diano origine ad incroci di ogni genere, che spesso vanno poi a finire nelle vasche dei neofiti, creando loro confusione e delusione. La prima caratteristica che ho trovato comune a tutte e tre le specie è la velocità con cui possono cambiare livrea. Altro aspetto da sottolineare sta nell' aggressività che, rispetto ad altre specie di Mbuna, è molto accentuata. Fin dai primi giorni i maschi hanno dominato un territorio ben preciso, dal quale non si sono mai allontanati, che è quasi sempre rappresentato da un anfratto roccioso nel quale avviene 1' accoppiamento. Ciò che stupisce è la precisione con cui viene presidiato il territorio. Per fare un esempio, un maschio di Msobo viveva in prossimità di una grande roccia bucata. Ogni volta che spostavo la pietra si trasferiva anche il pesce e, pur se veniva a trovarsi nel territorio di un altro e veniva aggredito, combatteva accanitamente fino a far proprio quel territorio. Con questo non pretendo di dimostrare nessuna teoria azzardata sull' intelligenza di questi pesci, ma ciò che è sicuro è che possiedono una certa memoria; pensate che a distanza di mesi quel maschio di Msobo riconobbe la roccia che gli avevo sottratto e se ne riappropriò immediatamente.

L' alimentazione, come per tutti gli Pseudotropheus, è essenzialmente vegetariana. In acquario accettano tutti i tipi di cibo che gli vengono offerti. Se però vogliamo mantenere in ottima salute i nostri pesci non dobbiamo dimenticare che un nutrimento eccessivo comporta sempre dei problemi. Un pesce obeso sarà sempre più soggetto a malattie cardiache ed occlusioni intestinali. E' stato provato che i salmoni (in acquacoltura) nutriti con prodotti derivati da animali a sangue caldo danno origine ad un numero elevato di esemplari malfor-mati rispetto ai salmoni nutriti a base di pesce. Il cuore di bue, per esempio, è uno degli alimenti più dannosi per i nostri Ciclidi. Per evitare questi problemi io ho sempre tenuto a stecchetto i miei Pseudotropheus, soltanto due volte alla settimana somministro cibo animale come c i clopi o Mysis, per il resto mi limito a sostituire alcune rocce con altre ricoperte di alghe. Anche se un po' macchinoso, questo metodo consente di osservare a fondo il loro comportamento. Spesso la loro territorialità è legata all'alimentazione. In natura i maschi combattono per detenere una zona ricca di cibo, questo fa si che siano scelti dalle femmine, queste ultime, prima di accoppiarsi, cercano di immagazzinare più cibo possibile in previsione del lungo digiuno dovuto alla futura incubazione, per fare ciò si calano nel territorio del maschio che permette loro di alimentarsi attendendo pazientemente il momento della riproduzione. Un simile comportamento ricorda quello di alcune specie di volatili, in cui il territorio rappresenta una sorta di pegno nunziale.

Le riproduzioni a cui ho assistito, sono sempre avvenute sotto una roccia piatta sul fondo sabbioso. La durata dell' incubazione non ha mai superato i 25 giorni, anche quando ho isolato le femmine in acquari specifici. Quasi sempre, una volta espulsi, i piccoli sono stati ignorati dalla madre.

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