testo e foto di Jeff Dubosc

Nel 1991 Heinz H.Bùscher descrisse Lamprologus meleagris, un pesce conehilicolo (cioè che abita le conchiglie, dal latino: conchylium + colere. N.d.R.) pescato nei pressi di Bwassa, a 65 Km a sud di Moba sulla costa congolese (ex Zaire) del lago Tanganica. Sette anni più tardi, ritrovò lo stesso pesce alla foce del fiume Lukuga, a Kalemie, vale a dire più di 300 Km a nord della località tipo. Ebbene, all'interno di questa vasta area di raccolta era stato pescato l'olotipo che era servito a Pellegrin, nel 1927, per la descrizione di Lamprologus stappersii... Ad Konings e H. H. Biischer precisano che questi due pesci sono molto simili sia da un punto di vista morfologico che comportamentale: per esempio si riscontrano entrambi su fondali melmosi presso le foci dei fiumi. Se si aggiunge a ciò che L stappersfi era stato descritto in modo molto impreciso, sembra evidente che il nome meleagris non sia altro che un sinonimo per il pesce già descritto circa sessantanni prima! Così in virtù del principio di priorità dovremmo ora chiamare stappersii tutti i meleagris che teniamo nei nostri acquarii Si tratta di un pesce appartenente al gruppo del L. ocellatus ed i suoi cugini più stretti sono L speciosus e L. wanthioni (sempre che anche queste due specie siano diverse, ... lo stesso problema!). Secondo alcuni Autori lo stappersii apparterrebbe ad un gruppo di Lamprologus cosiddetti "ossificati" e sarà forse inserito in un nuovo genere. Nell'attesa, per semplicità, noi preferiamo lasciarlo fra i Neolamprologus piuttosto che porlo fra i "Lamprologus".

In natura...

Neolamprologus stappersii (dunque!) è un ciclide conchilicolo che vive su fondali fangosi dove le conchiglie di Neothauma tanganyicense sono molto sparpagliate, cioè con una densità media fra una e cinque conchiglie per metro quadro. I maschi costituiscono degli harem che contengono da due a cinque femmine. Essi interrano le conchiglie non occupate presenti sul proprio territorio, permettendo così la loro utilizzazione solo alle femmine presenti e limitando allo stesso tempo i contrasti con altri maschi o con altre specie. Così una femmina desiderosa di installarsi nel territorio di un maschio deve anche persuaderlo a dissotterrare una conchiglia per lei! Più femmine possono stabilirsi, quindi, nel territorio di uno stesso maschio, ma dato che esse sono spesso aggressive fra di loro, le rispettive conchiglie devono essere distanziate di almeno 80-100 cm perché le femmine che occupano conchiglie troppo vicine sono spesso più impegnate in aggressioni reciproche che nella protezione dei piccoli, mentre femmine troppo distanti fra loro rischiano di essere perse dal maschio a beneficio di un rivale...In breve, le cose non sono affatto semplici e si può così capire il perché di tanto impegno nella cura delle proprie abitazioni.

...E in acquario.

Fu al Congresso A.F.C, di Vichy del 1995 che mi procurai sei di questi pesci di circa tre centimetri. E subito la prima sorpresa: avevo comprato dei pesci...morti! Appena imballati essi persero completamente i loro colori e rotolarono in fondo al sacchetto con gli opercoli branchiali spalancati. Mi ricordai allora le parole del venditore: "Attenzione, questi pesci sanno fare "il morto" in modo impressionante". Ed è vero! Cinque minuti dopo nuotavano nuovamente inperfetta forma! Quindi, se irritato o stressato, lo stappersii è un grande attore!

Dopo due ore di viaggio, arrivati a destinazione, li misi in un acquario da 240 litri (120x40x50 cm) in compagnia d'alcuni Julidochromis ornatus anch'essi acquistati a Vichy. Alimentati con pastone fatto in casa, con naupli di artemia e mangime granulare crebbero rapidamente e diventarono bellissimi. Contrariamente alla maggioranza dei conchilicoli, questo pesce non ha i soliti colori mimetici beige e rosa. In effetti, se la forma del corpo è quella tipica del gruppo ocellatus, gli occhi e la gola sono gialli con riflessi verdi, la parte superiore della testa è nera, dal labbro superiore alla parte posteriore del cranio, l'opercolo presenta una macchia nera, il corpo è giallo chiaro ricoperto di numerosissimi punti luminosi bianchi. A seconda dell'angolo di incidenza della luce, questo pesce potrà apparire anche di colore violetto e anche le pinne potrebbero essere dello stesso colore. L'anale possiede un bordino arancio mentre la dorsale è bordata di bianco e nero. Sul corpo possono comparire delle barre nere a seconda dell'umore, ad esempio in caso di dominanza territoriale o in fase di riproduzione. In quest'ultimo caso il contrasto dei colori è ancora più spiccato.

In poche parole, è magnifico! Il dimorfismo sessuale è costituito quasi unicamente dalla differenza di taglia: sei centimetri per il maschio, cinque per la femmina; altra piccola differenza si ha nel periodo riproduttivo durante il quale la femmina presenta una banda nera che va dall'opercolo alla zona caudale.

"una mano troppo vicina alla loro conchiglia verrà attaccata..."

L'acquario era fornito di conchiglie di lumache di Borgogna, e ammassi di pietre sulle facce laterali e posteriore della vasca. Alcune Vallisnerìa sp., Anubias barteri e Hygrophila stricta e un ciuffo di muschio di Giava davano un tocco di verde. La vasca era provvista di filtro a decantazione con una pompa da 300 l/h. La temperatura era di 26°C. Il pH era mantenuto fra 7.5 e 8.Questo acquario era posto all'interno di un liceo, nella regione di Creuse, dove l'acqua è relativamente dolce per cui il pH e la conduttività vennero corretti con l'aiuto di "sali Tanganica". I J. ornatus deponevano già da tempo quando, nel gennaio del 1996, ci fu la prima deposizione degli stappersii. Si può intuire che è avvenuta la deposizione sia dalla colorazione assunta dalla femmina che dal suo comportamento, infatti rimane costantemente sulla sua conchiglia, senza allontanarsi mai e sviluppa una notevole aggressività (tanto che anche una mano troppo vicina alla conchiglia verrà attaccata!). Lo stappersii ha davvero un bel caratterino!...

"il maschio si occupa...di altre femmine!"

Il maschio effettua la fecondazione restando fuori dalla conchiglia. Le uova, che si intravedono appena dall'esterno, hanno un diametro di circa 1 mm e sono di forma ovale, il colore è giallo pallido, ma probabilmente è variabile in funzione dell'alimentazione. Le deposizioni da me osservate non hanno mai superato le 23 uova, anche se H. J. Herrmann nel Cichlid Yearbook n°5 riferisce di deposizioni che contavano fino a 73 uova. La schiusa avviene dopo 72 ore a 26°C, dopodiché non è difficile scorgere qualche larva trasparente e tremolante all'entrata della conchiglia. Come per molte altre specie, queste ultime aderiscono al substrato grazie alla ghiandola cefalica e solo dopo una settimana gli avannotti hanno riassorbito il sacco vitellino e cominciano ad alimentarsi con naupli di artemìa. A questo stadio i piccoli misurano 4-5 mm e sono striati verticalmente di nero. La femmina assicura da sola la guardia e la cura dei piccoli, il maschio si occupa...delle altre femmine! Come nel lago questa specie è poligama.

"ma ritorniamo alla nostra femmina"

In presenza dei piccoli è frequente vedere la femmina con il corpo a contatto del fondo avanzare a colpi di coda spostando la sabbia con la bocca spalancata. Ciò sembra avere due effetti: tutt' attorno alla conchiglia si forma una sorta di trincea, ma soprattutto con questo movimento proietta con la coda una quantità di minuscole particelle verso l'entrata della conchiglia dove gli avannotti non sembrano attendere altro per impadronirsene con avidità. E' possibile che in natura, dove forse il cibo è poco abbondante, la femmina contribuisca in questo modo ad alimentare i suoi piccoli...Comunque sia questo ci dice ancora una volta che è indispensabile fornire ai nostri conchilicoli un fondo di sabbia fine.

Alcuni acquariofili hanno costatato come sia possibile avere in una vasca di soli 50 litri una coppia impegnata nell'allevamento di più covate simultaneamente (mentre nelle medesime condizioni una coppia di L ocellatus non alleverà mai più di una sola covata). Tuttavia questo caso non è mai stato osservato nell'acquario in oggetto.

In effetti le deposizioni si sono succedute a distanza di dieci giorni, ma allorché i piccoli dell'ultima covata iniziavano a nuotare liberamente, quelli della deposizione precedente venivano scacciati dalla conchiglia. La loro aspettativa di vita era allora molto limitata... soprattutto in presenza dei J. ornatus intenti a difendere la loro progenie!

"Per salvare qualche piccolo ho dovuto trovare il modo di recuperarli..."

Trascorsi nove giorni dalla deposizione (cioè un giorno prima del nuoto libero, e poco prima della successiva deposizione), sposto la conchiglia (con la femmina dentro!) a una dozzina di centimetri dalla sua posizione originaria dove invece metto un'altra conchiglia vuota. Una volta messo fuori il muso la femmina inizialmente non capisce bene dove si trova, ma, dopo qualche secondo di esitazione, si rifugia rapidamente nella nuova conchiglia situata al posto "giusto".

Il gioco è fatto, non rimane che recuperare la conchiglia con i piccoli e metterla in un acquario d'allevamento con acqua di qualità simile. Ho potuto costatare allora che c'è quasi sempre qualche piccolo malformato (in media 4 o 5 per deposizione) che non sopravvive a lungo dopo il riassorbimento del sacco vitellino. Per ovviare a questo problema, bisognerà evitare il più possibile la consanguineità (i miei pesci erano tutti fratelli e sorelle, i genitori pure), il che non è poi così difficile con questa specie dal momento che non esistono varietà geografiche.

Uno stappersii acquistato da X sarà uguale a quello acquistato da Y. Fine così agli incesti e alle mostre-scambio pullulanti di "piccoli mostri" (sto parlando dei pesci!). Tornando ai nostri piccoli, alimentati con naupli di artemia, cozze e pastone fatto in casa, crescono molto rapidamente, per essere Neolamprologus conchilicoli: un centimetro al mese per i primi tre mesi, successivamente la crescita è più lenta. A circa sei mesi i giovani cominciano a cercare di riprodursi. E' tempo di dare allora il via alla vostra "stappersi-mania"!

"stappersii è un furbacchione!"

Un' ultima piccola avvertenza: se un giorno mancherà qualche stappersii dal vostro acquario, scrutate attentamente la superficie della sabbia alla ricerca di piccoli occhi...stappersii è un furbacchione ed ama insabbiarsi!

Allora: attore consumato, magnifico di aspetto, notevole carattere, piuttosto furbo...ha tutto ciò che occorre per diventare una star!

BIBLIOGRAFIA:

Herrmann H. J. (1995) Cichlid Yearbook n°5. Cichlid Press.

Konings A. (1998) Tanganyika Cichlids in their naturai habitat (la "Bibbia"). Cichlid Press.

A.A. V.V. (1999) Le guide des Cichliés. Edizioni AFC.

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