Testo e foto di Michel Keijman

Vieja breidhori, dal punto di vista acquariologico, è una specie scoperta solo

recentemente.

Il merito di tale scoperta va ai signori Breidhor e Werner, tedeschi, che la hanno descritta nel 1983 durante un loro viaggio in Messico, nel sud della provincia del Chiapas. Per puro caso catturarono due pesci (inizialmente pensavano si trattasse di "Cichlasoma"hartwegi) nella Presa de Angostura, che si trova proprio nella provincia di Chiapas. Via via che questi due esemplari crescevano nel loro acquario in Germania, si resero conto che non si trattava della specie precedentemente nominata, ma di una ancora sconosciuta. Poiché di questa "nuova" specie possedevano soltanto due esemplari, i due ricercatori decisero di ritornare nel 1987 nuovamente nel sud del Messico per cercare altri esemplari e questa volta andarono in compagnia di E. Sosna e I. Kranz. Anche questa volta i pesci furono catturati nella Presa de Angostura e finalmente un gran numero di individui raggiunse la Germania. Nel gennaio 1988, sulla rivista tedesca di acquariologia DATZ, R.Stawikowski e U. Werner descrissero questa specie come Paratheraps breidhori. Alcuni anni dopo degli autori hanno messo in discussione questa prima descrizione, non essendo "Paratheraps" un nome valido di genere perché nella prima descrizione di questo nuovo genere non è stato indicato in modo" chiaro l'olotipo corrispondente. In questo articolo non desidero entrare in merito alla questione, ma è utile sottolineare come nel 1991 Allgayer, nella descrizione della specie Vieja argentea, ha inserito il genere Paratheraps nel genere Vieja, per cui da quel momento "Paratheraps " breidhori è stato sostituito da Vieja breidhori. Ed è per questo che la specie viene ancora denominata Vieja breidhori.

Da dove viene il suo nome? Il nome di questa specie viene da Hans Gunther Breidhor, nativo della Germania, che l'ha scoperta assieme a Uwe Werner. Questi due ricercatori hanno viaggiato spesso assieme nelP America centrale e meridionale alla ricerca di nuove specie di ciclidi. Questa nuova specie ha preso il nome proprio da Hans Gunther Breidhor.

V. breidhori ha una ristretto areale di distribuzione. Contrariamente a molti altri ciclidi messicani V. breidhori vive in un areale di distribuzione ristretto, precisamente nel lago artificiale di Angostura (Presa de Angostura), provincia del Chiapas nel sud del Messico. Questo lago è praticamente il bacino di raccolta dei tanti fiumicciattoli che scendono dalle montagne della Sierra Madre de Chipas, il più conosciuto dei quali il Rio Grijalva. In base alle poche notizie raccolte V. breidhori si trova solamente nel lago artificiale e non nei fiumi che vi sfociano, è quindi considerabile come un ciclide endemico.

Caratteristiche del biotopo. Il biotopo della V. breidhori nei pressi del lago artificiale è contraddistinto da massi di pietra immersi che lungo i muri del lago.

Questi servono per sorregere le mura ed allo stesso tempo offrono un gran numero di nascondigli naturali. Più lontano la morfologia del lago offre pochissimi anfratti dove i pesci si possano nascondere. Non sono a conoscenza della flora nella Presa la Angostura, ma posso testimoniare come le alghe crescono in modo lussureggiante specialmente durante il periodo secco, quando il livello dell'acqua è basso. La V. breidhori divide il suo biotopo con molte altre specie di pesci come "Cichlasoma"grammodes, Vieja hartwegi, due specie della famiglia Oreochromis, pesci ovovivipari della famiglia Poecilidae, Agonostomus monticala, ed il caracide Astyanaxfasciatus mexicanus. I principali valori chimico fisici dell'acqua nella Presa la Angustura sono: T=30 C , pH > di 7,5 , GH=10 ed KH=12.

Colore, lunghezza e distinzione di sesso. Nella sua livrea normale la Vieja breidhori presenta un colore blu-grigio su tutto il corpo, che nei maschi può diventare blu-acciaio. Nei pesci piccoli e giovani si osservano quattro strisce verticali lungo i fianchi che raggiungono la zona ventrale nera. Negli adulti queste strisce scompaiono quasi del tutto e spesso sono riconoscibili soltanto come puntini. Sulla fronte all'altezza degli occhi, si trovano due strisce nere (queste si osservano pure nella specie molto affine di Vieja hartwegi). La pinna anale e quella caudale mostrano una colorazione verde-blu, la pinna dorsale invece ha lo stesso colore del resto del corpo. Dietro le branchie si osserva una regione rosso-ruggine, che in alcuni esemplari si estende a coprire gran parte del corpo. Questo colore rosso-ruggine si trova anche sull'attacco della pinna anale e dorsale. Gli esemplari maschi mostrano dei puntini neri su parte della testa, sul ventre e sulle pinne impari (dorsale, caudale, anale). Rispetto agli esemplari maschi le femmine mostrano un colore più scuro e comunque sono sempre riconoscibili dalla lunga zona nera sulla pinna dorsale. Questa zona non è sempre ben visibile, quindi non rappresenta un buon carattere di riferimento per distinguere i sessi. Un altra caratteristica che permette il riconoscimento dei sessi è la costituzione corporea. I maschi in genere diventano più grandi, hanno una forma più alta e tendenzialmente presentano un 'bernoccolo' frontale. Le femmine, al contrario, sono di costituzione più snella e più. Entrambi i sessi mostrano vistosi occhi rossi. Sebbene nella prima descrizione di Vieja Breidhori si indichi una lunghezza totale di 21,5 cm, ultimamente sono stati descritti esemplari che arrivano a 25 cm di lunghezza totale.

Esperienze in acquario con Vieja Breidhori. Nel 1988, grazie Rainer Stawiskowski sono entrato in possesso di una coppia di Paratheraps breidhori. Gli esemplari, piuttosto piccoli (appena 7 cm di lunghezza totale), furono introdotti in un acquario di 1.50 m in compagnia di una giovane coppia di Vieja zonata. Nell' anno successivo ho riscontrato come, nostante i breidhori mostrassero un'ottimo appetito ( si tratta di pesci che accetano tutto cibo che gli si offre), non crescessero molto in fretta, solo 4 cm. in lunghezza. Man mano che i piccoli pesci crescevano, potevo notare che il loro colore grigiastro pian piano mutava verso un blu-grigio. Anche gli occhi diventavano sempre più rossi e nell' esemplare più piccolo ogni tanto riuscivo a distinguere bene una zona chiaramente e tipicamente di colore nero, il che mi dava la certezza che si trattasse di una femmina. Dopo aver passato altri sei mesi nel medesimo acquario, ho osservato una sorta di legame fra di loro (mentre nel periodo precedente si erano mostrati piuttosto indifferenti). Questo poteva significare che forse potevano diventare una coppia affiatata. Via via che questo legame diventava sempre più stretto ho potuto osservare nella femmina un mutamento di colore del basso ventre e delle labbra. Anche nella regione anale appariva una zona nera, chiaro indice che la coppia stesse preparandosi alla deposizione. Durante il corteggiamento il maschio non ha cambiato livrea, continuando a mostrare uno stupendo colore di fondo blu-acciaio. Nei giorni successivi la coppia ha iniziato, come consuetu-dine dei ciclidi dell' America centrale, a pulire un substrato (in questo caso una pietra piatta). La femmina si sobbarcava la gran parte del lavoro portando via molta sabbia e "lucidando" con cura il substrato. Più passava il tempo e più si rendeva visibile l'estrusione della papilla genitale della femmina e poco prima della deposizione delle uova anche il maschio estruse la sua papilla genitale. Dopo alcune simulazioni di deposizione la femmina ha iniziato la sua vera deposizione. Queste erano di circa di 2 mm di diametro, di colore biancocrema e venivano deposte in file una accanto ali' altra, così che alla fine della deposizione queste erano disposte in modo molto compatto. In seguito a questo evento maschio e femmina si sono divisi i compiti: il maschio difendeva il territorio, mentre la femmina si prendeva cura delle uova. Con una temperatura di 26 C si può osservare dopo un giorno se la covata è stata fecondata o meno, il secondo giorno si può osservare una pigmentazione ed il terzo giorno le uova si schiudono. La femmina trasporta le larve in una buca appositamente scavata, dove queste trascorreranno i 5 giorni seguenti, alimentandosi grazie alle riserve del sacco vitellino. Dopo questi 5 giorni i primi piccoli cominciano a nuotare. D' ora in poi la coppia dei genitori è sempre nella vicinanza dei figli per proteggerli dagli eventuali predatori. Per tenere tutti i piccoli il più vicino possibile, la femmina ogni tanto fa un certo particolare movimento battendo le pinne. Di seguito a questo segnale i piccoli si avvicinano a lei e le nuotano intorno tutti insieme come una nuvola. I piccoli nuotano vicini ai genitori fino a quando raggiungono una lunghezza di circa 2 cm, dopodiché pian piano vengono cacciati via.. Spesso questo è il segno che la coppia entro breve tempo farà una nuova covata. Tra i pesci che avevo in cura non ho potuto constatare se ci fosse uno specifico periodo di emissione delle uova , come succede in natura.

Una splendida specie senza futuro acquariologico. Al momento di scrivere questo articolo, questa specie non si trova "in buone acque". Secondo le informazioni in mio possesso ci sono alcuni esemplari negli acquari dell' uomo che ha dato il suo nome a questa specie, e forse qui e là si trova ancora qualche altro esemplare, ma poi basta. Nei negozi d' acquari che conosco da anni ormai non si trova più questa specie. Non so se dipende dal fatto che praticamenete non si allevino esemplari di Vieja breidhori, o dal fatto che semplicemente questi pesci non sono molto richiesti. Sarebbe veramente peccato se questa interessante specie sparisse dal nostro hobby.

Anche nelle acque naturali di Vieja breidhori non si pensa molto ai problemi di ecologia, il che potrebbe in futuro portare ad un' estinzione di questa specie nel suo biotopo naturale, così come è già successo con diverse specie di pesci in Messico.