testo e foto Aldo Reggi

L'unico rappresentante del genere Taeniacara conosciuto attualmente è, T candidi - Myers 1935 - che è stato ritrovato nella parte centrale del bacino del Rio delle Amazzoni. I valori chimici di queste acque sono quelli tipici delle acque estremamente tenere ed acide.


Maschio

Per nessun Ciclide più che per questa specie molto interessante il appropriato l’appellativo di "nano"; infatti il maschio raggiunge la lunghezza massima di 55 mm dei quali però più di 10 sono la lunghezza della pinna caudale e la femmina rimane addirittura più piccola e misura 30 mm, per capirci le dimensioni di un neon. Il corpo di questi pesci è insolitamente snello ed allungato ed i movimenti sono estremamente eleganti e flessuosi. T. candidi presenta una. lunga fascia longitudinale nera che si estende a partire dall'occhio fino a tutto il peduncolo caudale. Colpisce subito l’occhio estremamente grande rispetto alla dimensione del corpo. Il maschio è riconoscibile sia per le dimensioni sia per la particolare forma della caudale che è allungata e lanceolata. Sotto l’occhio questi pesci presentano una colorazione verde-oro mentre la dorsale ha un riflesso azzurro ed un bordo rossastro. Le lunghe pinne ventrali hanno la punta anch'essa di colore rossastro.

Oltre ad un aspetto gradevole questa specie ha rivelato dei comportamenti particolari e molto interessanti e malgrado le ridotte dimensioni questo piccolo Ciclide riesce a farsi rispettare dai compagni di vasca che al confronto sembrano, enormi. Attualmente ospito questi pesci con altri Ciclidi sudamericani: varie specie di Apistogramma, Papiliochromis ramirezi e Nannacara anomala.


Femmina

I quattro, esemplari adulti in mio possesso, mi sono stati portati da alcuni amici dell’ A.I.C. dal congresso dei ciclidofili francesi il 2 ottobre '94 e si sono rivelati poco dopo tre maschi ed una femmina. Subito, tra i maschi, si sono manifestate le classiche parate che sono servite a determinare il dominante e quindi, di conseguenza, a designare il maschio che avrebbe poi formato la coppia con l’unica femmina.

Il rituale di minaccia alternava momenti in cui vengono aperte tutte le pinne ed intensificati i colori a momenti in cui il pesce si raccoglie ad “esse” con le pinne chiuse pronto a sferrare l'attacco. Questi combattimenti rimangono però spesso rituali ed i pesci non escono danneggiati, specie se hanno a disposizione adeguati nascondigli, dalla lotta. che stabilisce chi ha la posizione dominante.

Malgrado la letteratura parli di riproduzione difficile da ottenere la mia coppia ha deposto le uova pochi giorni dopo l’arrivo. Le caratteristiche chimiche dell'acqua in cui ho ottenuto la riproduzione erano: pH 5,5 (la letteratura consiglia acque ancora più acide) ottenuto trattando con torba l’acqua demineralizzata con resine anioniche e cationiche e durezza completamente assente (0 KH, 0 GH). Il corteggiamento è molto bello e caratteristico: sia il maschio che la femmina compiono dei movimenti basculanti in alto ed in basso rispetto all'asse orizzontale, del corpo tenendo come perno gli occhi ed alzando e abbassando ripetutamente il corpo. Questa rotazione viene seguita dal movimento delle pinne che vengono aperte quando, il corpo si sta alzando, e raccolte durante il movimento contrario.

La deposizione avviene in un nascondiglio dove la femmina attacca le uova in alto e dove, da sola, si prende cura delle uova prima e degli avannotti poi. Le uova sono grandi come quelle dei più comuni Apistogramma e sono una cinquantina circa. Dopo la schiusa le larve vengono attaccate alle pareti mediante un filamento adesivo posto sulla testa e consumano l’enorme sacco vitellino solamente dopo 8-9 giorni a 28'C. Una volta. terminato lo sviluppo gli avannotti cominciano, a nuotare liberamente e sono subito in grado, vista la dimensione relativamente grossa, di predare naupli appena schiusi. Ho allontanato il maschio dalla vasca subito, dopo la schiusa, perch6, a causa della spazio ridotto, la femmina. manifestava nei suoi confronti insofferenza ed aggressività.

La femmina vigila costantemente sui piccoli richiamandoli, quando crede esistano condizioni di pericolo, utilizzando lo stesso movimento basculante che usa nel corteggiamento; i piccoli riconoscono il messaggio e sono prontissimi a raccoghiersi ogni volta sotto di lei e a seguirla verso un nascondiglio che lei indica attraverso una serie di movimenti rapidi e bruschi. La crescita dei piccoli è abbastanza veloce ed è importante, considerata la frequenza con cui è necessario nutrirli, che provvediamo a numerosi cambi d'acqua.

Bibliografia
LINKE H. - STAECK W. (1994) Ciclidi americani: i Ciclidi nani. Tetra-Primaris.
RICHTER H. (1989) Complete book of dwarf Cichlids. T.F.H. USA.

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