testo di Robert Marcel

In breve è meglio prevenire che curare, tanto più che le malattie sono molto spesso legate allo stress del pesce. Tra le cause di questo stress: un acquario troppo piccolo, avere molti vicini troppo esagitati od aggressivi, un'acqua dalla composizione inadatta, un ambiente inadatto (interno ed esterno alla vasca). L'acquario deve avere dimensioni sufficienti per le specie ospitate: se una coppia di killi può perfettamente vivere e riprodursi in una minuscola vasca di 30 cm di facciata; non avrete che insuccessi con la maggior parte degli M'buna in una vasca di meno di un metro di lunghezza ed in particolare se la coppia è da sola. In questo caso molto spesso la femmina stenta a resistere agli assalti ripetuti del maschio che vuole sempre accoppiarsi. Una decina di anni fa avevo messo una coppia di Melanochromis joanjohnsonae in una vasca di 100 litri, la femmina non aveva l'aria di essere molto a suo agio in un angolo della vasca, con le pinne chiuse. Qualche giorno dopo ripescai il suo cadavere. In questo caso non solo la vasca era troppo piccola, ma la coppia non si era scelta; altro errore.... Chiaramente il livello di nitrati o ammoniaca devono essere i più bassi possibile ed i nitriti impercettibili, ma l'acidità e l'alcalinità hanno ugualmente un grosso ruolo come pure la durezza. Il pH deve essere vicino a quello rilevato nei biotopi di origine. Nel caso dei ciclidi dei grandi laghi africani in maggioranza il pH ottimale è di 8, mentre i ciclidi dei fiumi dell'ovest preferiscono un' acqua più acida (Pelvicachromis, Nanochromis,...). Per ottenere questa alcalinità se disponete come me di un'acqua relativamente dura è sufficiente movimentarla energicamente col getto di un filtro potente sul quale si può eventualmente installare un "Venturi". Se la vostra acqua di rubinetto è troppo tenera, basta comprare ogni 15 giorni cinquecento litri... (scherzo!). Si può mettere della sabbia di corallo nel filtro o sul fondo al fine di impedire indesiderati rischi di acidificazione. Si possono anche aggiungere sali 'Tanganica' in maniera più o meno empirica. I coabitatori della vasca devono essere scelti bene. Per esempio in una vasca di dimensioni medie bisogna evitare di far coabitare degli 'Haplo' calmi o delle Aulonocara con degli M'buna dal temperamento molto più attivo. Stessa cosa vale per un predatore {Cyphotilapia frontosa) e le sue prede (Cyprichromis... )! Mentre invece, se non ci si oppone ad una mescolanza geografica, delle Aulonocara adulte possono tenere compagnia a delle C. frontosa in quanto le due specie hanno un temperamento abbastanza tranquillo (salvo alcune A. jacobfreibergi). Al club avevamo un tempo dei guppy con dei Neolamprologus multifasciatus in un piccolo acquario e si avevano regolarmente giovani multifasciatus. Anche l'ambiente ha la sua importanza! Per quel che riguarda l'ambiente esterno, una vasca piazzata troppo in basso rende i pesci più timidi e così pure i passaggi ripetuti ed intempestivi di bambini che corrono vicino. Anche se nel caso degli M'buna è talvolta consigliato di sovrappopolare per limitare l'aggressività di certi esemplari, in generale bisogna evitare una sovrappopolazione altro fattore di stress con anche il rischio di rottura dell'equilibrio biologico della vasca. Ed infine se vi regalate, come me, tutti i giorni lo spettacolo armonioso della vita acquatica, preverrete così anche il vostro stress. Ed infatti diversi dentisti hanno messo acquari nelle loro sale d'attesa per calmare le angoscie dei pazienti. Mettetegli a fianco delle piante d'appartamento, ma spostatele se dovete trattarle con fitofarmaci: non è il caso di avvelenare tutti i propri pesci! All'interno della vasca preparate nascondigli per i pesci dominati, le femmine o i giovani (rocce, piante o tubi e vasi se l'aspetto estetico vi interessa poco!). Evitate i cambiamenti bruschi di luminosità: in natura il passaggio dalla notte al giorno avviene gradualmente mentre in vasca in una frazione di secondo i pesci possono senza gradualità passare dall'oscurità totale ad una illuminazione intensa o viceversa; vi piacerebbe essere svegliati da una HQI ?

Non è necessario investire in costosi apparecchi che fanno variare gradualmente l'illuminazione, già regolare i neon su due timer programmati sfasati attenua lo stress. Certi acquariofili utilizzano una lampada notturna.... in questo caso preoccupatevi di far variare la sua intensità a seconda dei cicli lunari e delle nuvole.....scherzo !