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testo di Flavio Gagliardi

Nel complesso degli Pseudotropheus zebra descritto da Ribbink (Ribbink et al, 1983) viene annoverata una specie piut­tosto nota agli appassionati degli Mbuna del Lago Malawi, che presenta alcune ca­ratteristiche biologiche inaspettate e di estremo


Pseudotropheus lombardoi foto Ad Konings

interesse. Si tratta dello P. lombardoi, Ciclide endemico dell'isola di Mbenji e della porzione centrale del lago (Benga, Nkhomo Reef), che frequenta le zone di transizione tra rocce e sabbia dove si nutre principalmente di zooplancton e materia vegetale raccolto rovistando sul fondo, al pari della maggioranza degli Mbuna ( Konings, 1990; Naish e Ribbink, 1990). Alcune peculiarità distinguono que­sta specie dal resto dei Ciclidi del Malawi, come ad esempio il fatto che i maschi mostrano una livrea gialla, men­tre le femmine ne presentano una col fondo blu e barre ver­ticali nere. Tale fenomeno è det­to della colorazione inversa ed è già stato descritto in P. zebra "mumbo", P. zebra "patricki", P. zebra"cobalt",P.zebra "mpanga" e P. zebra "pearly" (Ribbink et al., 1983). Tuttavia le sorprese che ci riserva que­sta specie non si fermano qui, infatti in natura alcuni esemplari con la livrea adulta maschile sono stati scoperti mentre incubavano in bocca delle uova, episodio che ha dato adi­to a numerose e controverse interpretazioni. Alcuni autori han­no supposto che questa specie potesse essere ermafrodita, ovve­ro che durante lo sviluppo attraversasse sia la condizione maschile che quella fem­minile, fenomeno peraltro piuttosto fre­quente fra i pesci. Tuttavia recentemente due ricercatori sudafricani hanno condotto uno studio approfondito sul problema (Naish e Ribbink, 1990) dal quale sono emerse delle interessanti caratteristiche sia sotto il profilo etologico che istologico, cioè dello studio dei tessuti. Si è osserva­to in acquario come le femmine di questa specie siano in grado di costruire un nido, delimitandolo e definendolo al pari di quanto fanno in natura i maschi. Inoltre in un caso è accaduto che rimuovendo tutti i maschi da una vasca una femmina, che già precedentemente dominava sulle altre, ha acquisito in circa 2 mesi i caratteri secondari propri di un qualsiasi maschio (colorazione giallo-blu). Tutto ciò senza modificare assolutamente la sua condizione sessuale. L'ipotesi più probabile che risulta da questo studio è quindi che P. lombardoi sia una specie con fem­mine dimorfiche, anche se non è stato possibile escludere categoricamente che i maschi adottino l'incubazione orale. E' in­teressante scoprire caratteristiche come queste in pesci che forse quasi tutti con­sideravamo ormai privi di alcun segreto, poiché oltre a testimoniare la bellezza e la complessità della natura, incentivano ognuno di noi ad osservare cosa accade dietro il vetro dell'acquario con molta at­tenzione, fattore che ritengo sia il vero motore della nostra comune passione.

 Bibliografia citata:

Ribbink A.J., B.A. Marsh, A.C. Ribbink and B.J. Sharp, 1983 A preliminary survey of thè cichlid fishes of rocky habitats in Lake Malawi. South African Journal of Zoology, 18:149-310.

Konings A., 1990. Cichlids and ali other fishes of lake Malawi. T.F.H. Publications Inc., Neptune,N.J., USA, 480 pp.

Naish K.A., A.J. Ribbink, 1990. A preliminary investigation of sex change in Pseudotropheus lombardoi (Pisces: Cichlidae): Enviromental Biology of Fishes, 28:285-294.

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