testo di Stefano Ornano, foto di Ch. Wyrwich per concessione DCG

Ciclide endemico del lago Tanganica il Neolamprologus niger è stato descritto per la prima volta da Poli nel lontano 1956, ma soltanto verso la metà degli anni 80 è diventato oggetto di pubblicazioni su riviste e libri specializzati e di conseguenza ospite abituale dei nostri acquati. Predatore solitario in natura si può trovare a profondità che variano dai 6 ai 30 m , il suo habitat è prevalentemente quello roccioso dove l'ampia zona di caccia necessaria per la ricerca di cibo, piccoli invertebrati o molluschi, dimostra l'alto livello di competizione che questo Ciclide ha con altre specie. Le zone di provenienza sono due, quella a nord del lago lungo le coste dello Zaire (Uvira, Kabimba bay) ed in Tanzania a Bulu Point (Cape Kungwe), in pratica questa specie ha la stessa distribuzione del NI. leleupi/longior nel cui gruppo, infatti, è stato inserito (Konings- II libro dei Ciclidi). Questi pesci raggiungono una taglia di 6/8 cm, ed anche in questa specie il maschio è sensibilmente più grande della femmina, tuttavia per distinguere i sessi è indispensabile l'ispezione della zona ano-genitale (nella femmina la papilla genitale, quella più vicina alla pinna anale, è vistosamente più ampia dell'orif i zio anale). Pesce territoriale, in natura è facile osservarlo aggirarsi solitario tra le rocce alla ricerca di cibo, soltanto durante la riproduzione o nella fase iniziale delle cure parentali lo si può trovare in coppia intento a proteggere la prole contro eventuali predatori. Una forma non particolarmente elegante, la gran bocca "all'ingiù ", due occhi cerchiati di turchese, i piccoli di NI. niger presentano nei primi mesi di vita una colorazione gialla che, man mano crescono, acquista una tonalità sempre più scura, fino a diventare completamente marrone, da cui il nome della specie. La riproduzione non è particolarmente diff i cile, ma la femmina depone solo 1 o 2 uova per covata, anche se le riproduzioni sono costanti e frequenti. Infatti non è raro osservare una femmina accudire a più piccoli frutto di diverse deposizioni, fenomeno che ho potuto osservare di persona nel mio acquario dove piccoli di diversa taglia si aggiravano tra le rocce alla ricerca di cibo. La crescita degli avannotti è molto veloce, a patto che la dieta sia varia ed i cambi d'acqua frequenti. Al momento dell'acquisto il mio gruppo di NI. niger, rivelatosi poi composto da 2 maschi e 2 femmine, era di taglia media, ma dopo 6 mesi era già possibile intravedere dei piccoli nuotare sul fondo. In conclusione se la caratteristica di essere un abitante degli anfratti rocciosi rende particolarmente raro il momento in cui lo si può osservare nuotare in acqua libera, le sue peculiari caratteristiche lo rendono estremamente ricercato e apprezzato sia dal neofita che dall'acquariofilo esperto.

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