Testo di Alessandro Cacciatore
A. latifasciata è una delle poche specie di questo genere occasionalmente reperibili sul mercato acquariofilo italiano. Originariamente è stata raccolta in Uganda, in una piccola distesa d'acqua localizzata tra il lago Vittoria e il Kyoga, a nord-est di Jinja, si tratta del lago NAWAMPASSA, grande appena 200 metri x 300 metri, ricco di piante acquatiche di
A. latifasciata |
P. sp. rock kribensis |
papiro. La distribuzione precisa della specie non è stata valutata e non si è certi della sua presenza nel lago Vittoria, unica cosa certa è che le popolazioni d'acquario non provengono da esso. Inoltre la specie non è mai stata formalmente descritta. Koziol (1994), primo a catturarla, sostiene che contemporaneamente alla A. latifasciata è stato trovato anche l' Haplochromis 'ruby green'.
Sul mercato acquariofilo è spesso venduta col nome di H. 'zebra', o H. 'zebra. obliquidens' o H. obliquidens che non sono corretti .
Il fatto poi che da anni ormai circolino solo esemplari nati in cattività, che spesso sono frutto di ripetuti incroci tra consanguinei, ha portato ad una certa degenerazione della specie che si manifesta soprattutto con anomalie delle caratteristiche barre nere verticali dei fianchi, da cui origina il suo nome.
La taglia raggiunta dagli esemplari adulti è di circa 15 cm per i maschi e 12 cm per le femmine. Il pattern di colorazione è molto caratteristico ed accattivante, le femmine e i sub-adulti presentano una colorazione di fondo dorata e 5 larghe bande nere verticali, la prima passante per l' occhio, la seconda all'altezza dell'opercolo branchiale e le tre successive lungo i fianchi partendo dalla pinna dorsale (compresa) fino al ventre dove sfumano. C'è anche un accenno ad una sesta banda alla giunzione del corpo con la pinna caudale. I maschi sfoggiano un intenso colore rosso carminio lungo i fianchi e sull'opercolo branchiale con sfumature di giallo verso la parte posteriore del corpo, il dorso invece è argentato. Bisogna comunque sottolineare 2 fatti : il primo è che c'è una certa variabilità della colorazione da esemplare a esemplare anche tra maschi di una stessa covata e secondo si aggiunge che questi pesci sono in grado di variare notevolmente l'inten¬sità del colore a seconda dello stato emotivo ( per cui nulla da meravigliarsi se nelle batterie dei negozi appaiono completamente scoloriti). La cosa importante da osservare prima dell'acquisto è invece l'integrità delle bande, devono essere omo¬genee e non presentare interruzioni.
Circa il mantenimento direi che si tratta di un pesce piuttosto tranquillo di carattere e in vasche di opportune dimen¬sioni possono convivere anche più maschi (500 1.), comunque in un acquario di comunità di dimensioni più ridotte è meglio la classica associazione di un maschio ed alcune femmine (minimo 200 1. netti). A.latifasciata in natura si ciba di alghe e larve di insetti; come esperienza personale devo dire che i miei esemplari hanno molto gradito le Vallisnerie che hanno trovato nel primo acquario in cui li avevo immessi (circa 200 1. netti), nel giro di 3-4 giorni delle 4 rigogliose piante non rimanevano che le radici ! Ho sperimentato la loro propensione per il cibo vegetale anche somministrando foglie di lattuga che sono state gradite.
Dopo questa esperienza i miei due esemplari sono stati trasferiti in una vasca di 150 cm x 50 cm senza piante e qui nutriti con pastone vegetale fatto in casa e settimanali somministrazioni di Krill, anch'esso molto gradito.
E' una specie molto prolifica e grosse femmine possono arrivare a rilasciare fino a 100 avannotti in una covata. Questi sono di dimensioni piuttosto ridotte ma alimentati bene la crescita è rapida e già intorno ai 3-5 cm, se non ci sono altri pesci dominanti, si può intravedere il colore rosso in diversi maschi. La convivenza con una coppia di P. nyererei non mi pone problemi, altre specie del Vittoria associabili possono essere : P. 'rock kribensis", H. 'flameback' (H. 'red back scraper'), H. '44' (H. 'thick skin'), A. nubila.
A.latif asciata ha un pattern di colorazione molto caratteristico e questo riduce molto il rischio di ibridazione, parlando però in generale bisogna fare molta attenzione con le specie del lago Vittoria in cui le femmine si assomigliano molto, ad esempio, risulta sconsigliabile fare convivere assieme : A. nubila, H. '44' (H. 'thick skin'), H. 'flameback' (H. 'red back scraper'), H. 'fire red', P. nyererei.
Se si vogliono allevare queste specie una strategia è quella di tenerle distribuite in vasche diverse, o da sole (un maschio e diverse femmine) o in compagnia di specie tranquille come i Labidochromis del Malawi.
BIBLIOGRAFIA
"Haplochromis" sp. "Zebra Obliquidens" , BCA pamphlet n 135
'Astatotilapia lati/asciata 'di M. Negrini sito http :/cichlidae.netilberte.org