Testo di Olivier Berthelot

Non è certo una novità il fatto che sia difficile orientarsi con le denominazioni degli haplocromini del lago Vttoria. Tuttavia non è colpa degli ittiologi, molti ci hanno provato.
Boulenger, poi Regan nel 1922, descrissero una cinquantina di specie. Greenwood nel


Neochromis rufocaudalis

P. sp. rock kribensis maschio

P. sp. rock kribensis femmina

Lipochromis melanopterus maschio

Lipochromis melanopterus femmina

Haplochromis sp. golden duck

1980 ne catalogò un centinaio. Dopo la sua morte, nonostante qualche genere resti valido, per la maggior parte sono stati declassati e rimessi sotto l'appellativo generico di Haplochromis. E' con l'equipe dell' HEST dell'Università di Leiden, dagli anni '70, con Barel, Hoogerhoud e poi Witte, Van Oijen e in fine Seehausen, che si comincia a rivedere la sistematica della specie.
Nell'agosto del 1998, in collaborazione con Elisabeth Lippitsch, Niels Bouton ed Helene Zwennes, Seehausen ha pubblicato un articolo che descriveva alcune specie originarie del golfo di Mwanza a sud del lago. Si è concentrato sugli Mbipi, equivalenti degli Mbuna del lago Malawi, che possiedono un pattern di colorazione ricoperto da bande verticali. Così i loro lavori hanno portato alla redescrizione del genere Neochromis, alla creazione di 3 nuovi generi e di 15 nuove specie. Una specie è convalidata e una valida è sistemata in un nuovo genere. Vi proponiamo di farne la conoscenza in questo articolo e in prossimi che verranno.

Quali sono i punti principali in comune che caratterizzano gli Mbipi a barre verticali? Sono elencate 55 specie conosciute, ma non descritte, di taglia più o meno grande di che si distinguono dagli altri gruppi di specie per le seguenti caratteristiche morfologiche:
1) il pattern di colorazione non ha alcuna zebratura longitudinale, ma da 4 a 8 strisce verticali sempre presenti sui fianchi.
2) L'ocello più anteriore è sempre
situato vicino al terzo raggio molle della pinna anale.
3) La fila esterna di denti delle due mascelle è dritta o orientata leggermente verso 1' esterno, mentre i denti sono impiantati senza un ordine particolare.
4) L'arcata dentaria è arrotondata.
5) Nei sub-adulti e nelle femmine i denti della fila esterna sono generalmente bicuspidi con gli apici irregolari.
6) C'è una fila di denti in più sulla mascella superiore rispetto alla mascella inferiore, ed il numero totale di file è superiore o uguale a tre nei grossi esemplari.
7) L'osso faringeo è molto ispessito. I denti che vi sono impiantati sono bicuspidi con gli apici diseguali. Quelli della fila centrale sono più spessi. I denti faringei di tipo molariforme non sono mai presenti.

Il genere Neochromis
Inizialmente descritto da Regan nel 1920 questo genere è stato ripreso dagli autori per essere affinato. La specie tipo Tilapia simotes, descritta da Boulenger nel 1911, era stata messa in sinonimia con la Tilapia nigricans. Al termine del loro studio è apparso che si trattava di due specie distinte. Infatti, lo studio sugli olotipi (esemplari serviti alla descrizione) del British Museum of National History (Londra) mette in evidenza un corpo ed una forma della testa completamente differenti che non possono essere giustificati da una malformazione degli esemplari. Inoltre anche la dentizione e le scaglie si sono rilevate diverse.
Così, Tilapia simotes passa nel genere Neochromis, e interessa solo gli esemplari della zona nord del lago (Kakindu, per la precisione, e Jinja).
Da notare che fino ad oggi non si conosce nessun esemplare vivente di questa specie. Quanto al Neochromis nigricans è riportato nella sua denominazione. A rischio di deludere qualche appassionato del Vittoria, bisogna dire che questa specie non è mai stata allevata in acquario e neppure sono noti esemplari viventi. Comunque la specie è convalidata e limitata agli esemplari provenienti dalle zone del lago attorno ad Entebbe.
Alcuni esemplari conservati al British Museum e prelevati nei dintorni delle cascate Ripon (o Owen) non essendo stati studiati non permettono di affermare che si tratti della stessa specie. Il dilemma che nasce ai possessori dei così detti "Nigricans"è : "Ma allora che cosa ho ?". In effetti è probabile che siano comunque Neochromis, ma originari del golfo di Mwanza (al sud) e di cui l'olotipo proviene dalla penisola Bwiru. E' stato descritto sotto il nome di N. rufocaudalis. Origine del nome Neochromis : "Neos" che in greco significa "nuovo" e "chromis" (un pesce pomacentride).

Tratti che caratterizzano il genere :
1) Haplochromini di lunghezza standard 75-98 mm le femmine, 80-144 mm i maschi (dalla testa all'inizio della pinna caudale).
2) Forte curvatura convessa del profilo della testa, che è tozza.
3) Assenza di estensione anteriore della mascella inferiore che è larga e talvolta quasi di forma rettangolare.
4) I denti della fila esterna, grande e sottile, sono impiantati in maniera regolare e molto serrata.
5) Da tre a più di sei file interne di denti su ogni mascella.
6) Scaglie dei fianchi più alte che larghe.
7) Scaglie del petto nettamente più piccole di quelle dei fianchi, ma la transizione tra i due è progressiva.
8) Fianchi marcati da una serie di barre verticali, sempre visibili che si estendono dalla zona ventrale alla base della pinna dorsale.
9) Ocelli in numero da tre a cinque formanti una linea e sempre disposti tra i raggi della pinna anale. Il primo è posi¬zionato generalmente tra la quinta e la sesta spina e mai davanti alla quarta.
10) Molte specie possiedono, senza distinzione tra i sessi, dei pattern di colo¬razione di tipo bicolore o picchiettato (orange blotch e piedbald).

Neochromis rufocaudalis
Origine del nome : "rufus", rosso e "caudalis", pinna omonima di un rosso scuro che mostrano i maschi durante i corteggiamenti.
Nome commerciale: N. nigricans. Taglia adulta: minima= 60 mm massima= 85 mm.
Località: identificato con certezza nel golfo di Mwanza, nel golfo di Speke e nella regione di Sengerema. Dei pesci simili sono stati raccolti intorno all'isola di Godziba da Greenwood e osservati in Uganda e Kenya da L. Kaufman.
Habitat: la specie vive nelle zone rocciose poco profonde. Non ama le scogliere ripide e le isole in cui dominano questi tipi di scogliere. La si ritrova ad una pro¬fondità di circa 1-2 mt in acqua chiara.
Alimentazione: le alghe epilitiche che abbondano a queste profondità costituiscono la base della sua alimentazione. Però essa può variare a seconda della zona e della stagione, infatti N. rufocaudalis non disdegna larve d'insetti, plancton e gamberetti. Nelle acque chiare come quelle di Makobe island le alghe verdi filamentose sono mangiate più frequentemente di quelle unicellulari o quelle blu-verdi. Al contrario, sono le alghe blu e verdi a formare il regime alimentare di base neLle acque scure come quelle di Python island.
Riproduzione: N. rufocaudalis pratica l'incubazione orale lungo tutto il corso dell'anno con numerose femmine. I maschi difendono territori che possono oltrepassare i 4 metri, in genere da altri maschi della stessa specie o dello stesso genere. Le femmine con le uova in bocca si nascondono tra blocchi di rocce a poca profondità. Il rilascio degli avanotti avviene circa dopo 21 giorni, ma i piccoli continuano a rifugiarsi nella bocca della madre in caso di pericolo e di notte.
Acquario: minimo 1 metro di lunghezza e 50 cm di altezza, forte illuminazione per favorire lo sviluppo di alghe sui blocchi di rocce consentendo così un'alimentazione simile a quella naturale. Da allevare assieme a specie di zona rocciosa (Pundamilia, Lithochromis ... ) o con grandi malacofagi (.Astatotilapia alluaudi, ...)

Neochromis gigas
Origine del nome: dal latino "gigas", gigante, in riferimento alla taglia degli adulti che supera largamente quella delle altre specie di Neochromis. Nome commerciale: Haplochromis 'giant scraper'
Taglia adulta: minima= 89 mm massima = 140 mm
Località: questa specie (la più grande del genere) è presente nel golfo di Speke e l'olotipo proviene da Makobe island.
Habitat: preferisce le zone rocciose
dove predominano rive a dolce pendenza. Di tutte le specie del genere è quella con la più alta densità nelle acque poco profonde. La si incontra intorno ai 4 me¬tri. E' una specie che vive in gruppo fuori dal periodo riproduttivo.
Alimentazione: sembra essere la specie più vegetariana di tutte. Nel menù quotidiano figurano: piante, alghe filamentose e diatomee.
Riproduzione: non c'è un periodo riproduttivo particolare. I territori dei maschi adulti coprono molti metri quadrati su un fondo generalmente orizzontale a 1 metro circa di profondità. Si contano circa una quarantina di uova per deposizione. Le femmine curano gli avannotti dopo il primo rilascio per ancora una quindicina di giorni. I piccoli in genere si spostano in gruppo.
Acquario: minimo 1. 5 metri di lunghezza e 50 cm di altezza, forte illuminazione per favorire la crescita delle alghe, allevamento assieme alle stesse specie menzionate per N. rufocaudalis. Forte rischio di ibridazione con specie dello stesso genere.

Neochromis greenwoodi
Origine del nome: in onore di Peter Humphry Greenwood che dedicò la maggior parte della sua vita allo studio dell'evoluzione e della sistematica del gruppo di specie di ciclidi del lago Vittoria e che pose le basi della sistematica moderna di questi pesci.
Nome commerciale: Haplochromis"velvet black" da non confondere con l' Haplochromis " copper black". Taglia adulta: minima= 90 mm massima= 135 mm
Località: specie ampiamente distribuita in tutto il sud-est del lago (coste e isole costiere). E' verosimile che la sua distribuzione si estenda oltre le zone studiate.
Habitat: composto da grandi ammassi ciottolosi lievemente ripidi tra gli 1 e i 4 metri di profondità, ma anche da rive a dolce discesa con grossi blocchi rocciosi.
Alimentazione: variabile a seconda della popolazione e delle stagioni. Nella zona nord del golfo di Mwanza la popolazione è onnivora (alghe epilitiche filamentose, larve di insetti, plancton, gamberetti, larve e giovanili di pesci) e molto opportunista. In certe isole l'alimento base è composto da briozoi, larve di insetti ed alghe epilitiche.
Riproduzione: incubatore orale con cure materne, la specie si riproduce nel corso di tutto l'anno. Le femmine difendono un piccolo territorio in grotte tra i blocchi rocciosi. La durata dell'incubazione non è nota.
Acquario: minimo 1 metro di lunghezza e 50 cm di altezza, allevamento come le altre specie.

Neochrotnis nigricans
Nome commerciale: nessuno
Taglia adulta: minima= -, massima= 79 mm
Località: Entebbe (Uganda)
Habitat: verosimilmente limitato alle coste rocciose.
Alimentazione: principalmente a base di diatomee.
Riproduzione: sconosciuta
Acquario: non esistono dati.

Neochrotnis omnicaeruleus
Origine nome: dal latino "omnis" che significa "tutto" e da "caeruleus" che significa "blu" per via del pattern di colorazione dei maschi.
Nome commerciale: Haplochromis "blue scraper".
Taglia adulta: minima= 64 mm
massima= 120 mm.
Località: presente nelle zone ad acqua chiara del sud-est del lago, intorno alle isole al largo e pure lungo le coste della parte nord-ovest del golfo di Speke. Probabilmente la sua diffusione è più ampia.
Habitat: tra 1 e 6 metri di profondità in prossimità delle zone rocciose sia lungo coste ripide a grossi blocchi, sia lungo coste a discesa dolce con piccole rocce.
Alimentazione: essenzialmente a base di alghe epilitiche filamentose tipo Cloroficee (alghe verdi) e Cyanoficee (alghe blu). Nelle zone poco ripide l'alimentazione è a base di Cyanoficee, in quelle a rive con più forte pendenza di Diatomee. L'integrazione con larve di Artropodi costituisce un complemento alimentare in entrambi gli habitat.
Riproduzione: incubatore orale materno, si riproduce tutto l'anno. I maschi difendono un territorio verticale nella colonna d'acqua della profondità di 6 metri. Comunque la zona più frequentata è compresa tra i 2 e i 4 metri. Le femmine difendono un piccolo territorio in grotte a diverse profondità; l'incubazione dura solo 2 settimane, ma le cure dopo il primo rilascio si prolungano fino a 21 giorni (risultato da osservazioni in acquario e in natura).
Acquario: minimo 1, 5 metri di lunghezza e 50 cm di altezza, mantenimento come per le altre specie.

Neochromìs simotes
Nome commerciale: nessuno Taglia adulta: minima= 84 mm
massima= 86, 5 mm
Località: Kakindu e le cascate Ripone entrambe situate nel Nilo Vittoria vicino a Jinja in Uganda
Habitat: sconosciuto
Alimentazione: soprattutto diatomee
Riproduzione: sconosciuta