testo e foto di Paul V. Louiselle

A causa della mia collaborazione con l'Association of Zoos and Aquarium's Lake Victoria Cichlid Species Survival Pian, sono sempre molto attento alle specie di Haplochromis reperibili tra gli appassionati. Maggiore sarà il numero di acquariofili interessati ai Ciclidi di questa regione, più facile sarà salvaguardare dall'estinzione alcune specie, fino a quando non si potrà effettuare un piano di reintroduzione nelle loro acqua native. Con un po' di meraviglia qualche anno fa ho trovato nella lista degli annunci dell' Associazione Americana Ci-clidofili un socio che cedeva piccoli di Haplochromis simpsoni, una specie endemica del Lago Nabugabo, un piccolo lago nell' Uganda occidentale, che solo di recente - secondo il punto di vista dei geologi - si è separato dal Lago Vittoria. Poiché questo lago non è accessibile agli esportatori, sapere che alcuni esemplari di Ciclidi endemici avevano raggiunto gli Stati Uniti mi ha sorpreso non poco. Una telefonata a chi aveva messo 1" annuncio mi ha subito chiarito la situazione. Questo allevatore mi descrisse la livrea del maschio adulto nera con un riflesso verde metallico ed i margini della pinna anale e caudale rossi. Quindi il pesce in questione non era H. simpsoni, la cui livrea durante la riproduzione è blu scura e nera senza colore rosso nelle pinne. Mi disse anche che i genitori erano selvatici, catturati in Uganda, ma non sapeva la località precisa. Il prezzo era ottimo e così qualche giorno dopo mi sono arrivati una dozzina di pesci

completamente grigi lunghi quasi 2 cm. Sarebbe impossibile per chiunque distinguere gli Haplochromis del Vittoria di queste dimensioni, così per risolvere il mistero dell'identità dei miei nuovi pesci ho dovuto aspettare ancora un po'. Nei seguenti cinque mesi i miei pesci misteriosi sono cresciuti raddoppiando la loro taglia. All'inizio solo due esemplari hanno assunto la livrea tipica dei maschi, ma appena sono stati trasferiti in un'altra vasca altri tre maschi si sono palesati. Così ho diviso i pesci in due lotti, in ogni vasca un solo maschio mostrava la livrea dominante. Grazie a questa notevole colorazione i miei pesci sono stati identificati come Haplochromis (Astatotilapid) nubilus, un comune abitante dei biotopi di confine del Lago Vittoria. Comunque il contrasto violento tra il nero ed il rosso non è raro nella livrea dei Ciclidi del Vittoria, ma studi su un maschio adulto hanno confermato l'identità dei pesci. Anche se H. nubilus si trova nel Vittoria non è endemico. La località tipo è il Nilo Vittoria, ma è stato pescato anche nel Lago Nabugabo, Edward e George. I confini esatti della sua distribuzione potrebbe non venire mai determinati con certezza. Esistono prove che sin dal 1930 questo Ciclide è stato disseminato fuori dal bacino del Vittoria, confuso tra avannotti di Tilapia usati per popolare stagni artificiali in ogni parte dell'antica Africa Orientale Inglese. Infatti gli avannotti di Tilapia di circa 1 cm di lunghezza possono essere confusi con quelli di H. nubilus della stessa taglia persine dagli esperti, così stock di entrambe le specie sono state diffuse ben al di là del loro bacino originario. Questo Ciclide ricopre tra la fauna del Lago Vittoria lo stesso ruolo che H. burloni ha in quella del Lago Tanganica, infatti entrambi possono essere catturati nel lago vero e proprio ma sono più abbondanti nei piccoli fiumi che vi si immettono o nelle paludi intorno. Questa capacità di prosperare negli habitat più diversi rende queste specie adattissime alla vita in acquario. H. nubilus non ha esigenze particolari per quanto riguarda i valori dell'acqua, anche se sembra preferire quella alcalina e leg-germente basica, comunque anche un pH di 4,8 non risulta immediatamente letale. Tollera delle brevi esposizioni a temperature intorno ai 15°C ed ai 33°C senza soffrire particolarmente, può vivere a lungo a temperature superiori ai 28°C diversamente dalle altre specie endemiche del Lago Vittoria il cui sistema immunitario appare compromesso in queste condizioni. Io consiglio di mantenere la temperatura tra i 20 ed i 23°C.
(continua)

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