testo e foto di Paul V. Loiselle
La morfologia del Lago Vittoria è enormemente differente sia da quella del Lago Tanganica che del Lago Malawi. Al contrario di questi ultimi due, veri laghi del Rift, strette e profonde fratture della crosta terrestre riempitesi d'acqua. Il Vittoria Nyanza ha la forma di una bassa coppa i cui estesi fondali poco profondi albergano dense praterie di piante acquatiche. Tali biotopi sono congeniali ai molluschi e non è sorprendente che le lumache abbiano un ruolo importante nell'ecologia del lago. Grazie alla loro abbondanza rappresentano un'importante fonte di cibo che i pesci hanno imparato presto a sfruttare. I Dipnoi, alcuni Bagridi e Clarì dii fanno assegnamento sui molluschi acquatici per una considerevole parte della loro alimentazione. Comunque i maggiori predatori di lumache nel Lago Vittoria sono sicuramente i Ciclidi, sono 21 le specie descritte che si cibano principalmente di molluschi. La maggior parte dei Ciclidi molluscivori si sbarazzano del guscio protettivo della loro preda semplicemente rompendolo tra i solidi denti simili ai molari delle mandibole faringee. Alcuni energici movimenti masticatori servono a separare la carne dai frammenti del guscio che saranno espulsi attraverso gli opercoli branchiali. Altri Haplochromini del Vittoria usano i denti faringei per togliere il guscio alle loro prede. Sono i cosiddetti sgusciatori orali che si nutrono soprattutto di bivalvi, la cui struttura li rende maggiormente vulnerabili a questo tipo di attacco. Il terzo gruppo è costituito da specie che afferrano il piede della lumaca ed usano il guscio come un fulcro per far uscire la preda. Il soggetto di questo articolo, Haplochromis plagiodon, è un loro rappresentante. Come molti altri Ciclidi del Lago Vittoria, H. plagiodon, non è arrivato nei nostri acquari con il suo esatto nome. La prima importazione negli Stati Uniti del 1987, era costituita da esemplari allevati in cattività in Svezia, commercializzati con il nome di Haplochromis savaugei. In seguito il dr. Les Kaufman, che all'epoca lavorava allPAquarium del New England, grazie ad un attento esame di esemplari conservati è riuscito a stabilire l'esatta identificazione. La confusione iniziale delle due specie è stata dovuta al fatto che H. savaugei, che appartiene allo stesso gruppo trofico di H. plagiodon, ha un simile profilo del cranio ed alcuni elementi della colorazione si assomigliano. Tra questi sono degni di nota la presenza sul dorso dei giovani maschi di una zona arancione ed evidenti fasce orizzontali nelle femmine e nei maschi immaturi, mentre i maschi sessualmente attivi presentano una livrea con una preponderanza di barre verticali.
H. plagiodon maschio sessualmente attivo |
H. plagiodon maschio con livrea normale |
H. plagiodon femmina |
Le due specie differiscono abbastanza nella forma dei denti tanto che Greenwood (1980) ha ascritto H. savaugei al Genere Ptyochromise H. plagiodon al Paralabido-chromis.
Per il normale acquariofilo la differenza più evidente tra le due specie è la taglia e la localizzazione degli pseudo-ocelli nella pinna anale del maschio. In H. savaugei sono grandi, da tre a cinque, e sono sempre disposti in una singola fila lungo il margine posteriore della pinna anale. Quelli di H.plagiodon sono piccoli, spesso disposti in due file parallele lungo la base ed il margine posteriore della pinna anale e possono arrivare anche a undici. L'acqua del Lago Vittoria è leggermente tenera ed ha un pH che varia da valori vicini alla neutralità ad alcalini. Così gli H. plagiodon prosperano nell'acqua del rubinetto che nel mio caso ha una durezza carbonatica di 3 dGH ed un pH di 7-7,4. Comunque hanno dimostrato di trovarsi a loro agio anche con valori diversi. Sono invece meno indulgenti riguardo alla pulizia dell'acqua ed un buon filtro biologico e regolari cambi parziali sono indispensabili per il loro benessere. Io cambio il 40%-60% d'acqua ogni 7-10 giorni. Cambi più frequenti non sembrano essenziali, ma sono apprezzati dagli avannotti in crescita. La temperatura può oscillare tra i 22 ° ed i 25 ° C . Possono tollerare brevi esposizioni a temperature inferiori ai 15 ° C . Invece prolungate esposizioni a temperature superiori ai 30 ° C sembrano compromettere il sistema immunitario di questi Ciclidi rendendoli vulnerabili alle infezioni batte-riche dell'organismo.
Nonostante in natura abbia una dieta specializzata, H. plagiodon è facile da nutrire in acquario. Mangime in fiocchi ed in pellet, mangime surgelato e krill liofilizzati sono accettati senza alcun problema. I primi esemplari che mi sono arrivati erano ghiotti di Planorbis, lumache diffuse nei nostri acquari, a patto che io rompessi il loro guscio. Se gliele somministravo intere i miei Haplochromis non erano in grado di cibarsene con il loro caratteristico modo. Ma dopo qualche giorno la presenza di gusci vuoti stava a testimoniare che avevano appreso con successo la tecnica. Comunque non sono mai stati capaci di cibarsi di lumache del genere Melanoides. Io non so niente delle condizioni in cui questi esemplari erano stati allevati in Svezia, ma i loro figli, allevati in presenza di Melanoides, non hanno mai mostrato alcuna esitazione nell'estrarre l'animale dal proprio guscio. I maschi molto grandi -7,5cm LS - preferiscono rompere il guscio delle piccole Planorbis con i denti faringei mentre inghiottiscono intere le più piccole Melanoides.
Queste osservazioni fanno pensare ad un alto grado di variabilità nel comportamento alimentare, attitudine che avrebbe bisogno di ulteriori sperimentazioni. I miei soggetti hanno dimostrato una buona tolleranza nei confronti di qualunque pesce più grande di un maschio adulto di guppy. A parte due o tre giorni immediatamente prima dell' accoppiamento, durante i quali il maschio dominante scaccia chiunque, tranne la femmina prescelta dal proprio territorio, questa specie ignora gli altri Ciclidi. Come quasi tutti gli Haplochromis del Lago Vittoria H. plagiodon può essere considerato poco aggressivo, anche se vivace. Io non ho avuto difficoltà a tenere 4 maschi in un acquario lungo due metri, anche se solo uno di loro mostrava sempre la livrea da riproduzione. Nella vasca da 1000 litri ali' Aquarium for Wildlife Conservatici! di New York, in cui è mantenuto un nutrito gruppo di esemplari, almeno 6 maschi sono in grado di difendere un territorio simultaneamente. Ovviamente ciò provoca un'abbondanza di scontri ritualizzati ai confini dei rispettivi territori, ma a parte qualche pinna rotta i duellanti non subiscono mai danni. Il comportamento dei H. plagiodon nei confronti delle piante non è dei migliori. I miei mordicchiano le nuove foglie, anche se non al punto di distruggerle totalmente. La reale minaccia arriva dall'attività escavatoria del maschio durante la costruzione del nido. Per un pesce che difficilmente supera i 10 cm di lunghezza non è raro vedere buche scavate fino al vetro di fondo dell'acquario, anche con 12 cm di sabbia di spessore! Ovviamente questo movimento continuo del fondo disturba le radici delle piante anche perchè sembra che questi Ciclidi amino scavare il nido proprio vicino alla vegetazione! Anche delle grosse pietre messe a protezione delle radici non dissuaderanno un maschio dallo scavare lì il suo nido. Solo poche piante come le Anubias possono convivere a lungo con gli H. plagiodon. Fortunatamente la preparazione del nido non è un'attività a tempo pieno per questa specie. È facile riprodurre H.plagiodon in cattività . Se entrambi i sessi sono presenti, una dieta varia ed abbondante e regolari cambi d'acqua assicureranno un ottimo risultato. Il maschio corteggia con molto vigore la femmina che però non rischia maltrattamenti fino a che si muove al di fuori del territorio del partner. Per questa ragione è bene riservare a questa specie acquari lunghi almeno 130 cm . La riproduzione avviene secondo le modalità tipiche degli Haplochromis del Lago Vittoria, la femmina raccoglie in bocca le uova man mano che le depone ed alla fine tenta di afferrare i pseudo-ocelli della pinna anale del maschio. In questo modo la fecondazione avviene all'interno della cavità orale della femmina. Le macchie giallo- arancioni sulla pinna anale del maschio hanno effettivamente la funzione mimica delle uova, nonostante quelle vere siano beige e più grandi.
Le femmine che incubano si rifugiano tra la vegetazione fitta e tendono ad evitare la compagnia degli altri pesci per tutti i 14 giorni di incubazione. Nel mio acquario le zone preferite sono quelle con molte piante galleggianti all'uscita del filtro. Anche le femmine più giovani sono genitrici esemplari che possono tenere in bocca i piccoli anche oltre il periodo di incubazione se vivono in un acquario affollato e con pochi nascondigli. In questo caso bisogna, passate le due settimane, far uscire gli avannotti dalla bocca della madre, per separarli in un acquario dove potranno essere nutriti. Gli avannotti misurano circa un centi-metro appena usciti dalla bocca della madre e sono già capaci di nutrirsi di naupli di Anemia o di cibo in fiocchi sminuzzato.
H. plagiodon non è una specie prolifica, da femmine adulte di 7,5 cm ho ottenuto al massimo 34 piccoli, ma la media è tra i 16 ed i 18 avannotti. Se si divide la femmina che incuba in un acquario speciale si potrà assistere alle cure parentali che seguono al rilascio degli avannotti. La madre sorveglia i piccoli mentre nuotano alla ricerca di cibo pronta a richiamarli al minimo segno di pericolo ed a riprenderli in bocca. Il suo livello di aggressività cresce notevolmente durante questo periodo ed il suo aspetto è reso più aggressivo da una striscia verticale nera che appare prima dell'opercolo branchiale. Gli intrusi sono attaccati violentemente, anche quando i piccoli sono già al sicuro. Le cure parentali durano 10 giorni, dopo i quali i piccoli non rispondono più ai segnali della madre. A questo punto è consigliabile separare gli avannotti per evitare che vengano mangiati. I piccoli sono facili da allevare a patto di fornire loro un'acqua pulita ed una dieta varia. A 4-5 mesi si possono distinguere i sessi in base alla livrea. A 9 mesi viene raggiunta la maturità sessuale, alla lunghezza di 5 cm per il maschio, poco meno per la femmina.
Raccomando senza esitazioni H.plagiodon a tutti coloro che non hanno ancora esperienza con i Ciclidi del Lago Vittoria. Anche se meno spettacolari come colori di H. nyererei o di H. sp. flame-back, sono dei bei pesci, meno aggressivi dei loro cugini più appariscenti. Inoltre il fatto che tengano sotto controllo il numero delle lumache li rende desiderabili per ogni acquario di Ciclidi del lago Vittoria di taglia media.
BIBLIOGRAFIA
Greenwood , P. H. 1980. Towards aphyletic classification ofthe "genus"Haplochromis (Pisces, Cichlidae) and relatedtaxa. Partii: th è speciesfrom Lake Victoria, Nabugabo, Edward, George and Kivu. Bull. Br. Mus. nat. Hist. (Zool.) 39(1): 1-101.