testo di Stefano Meazzini

La caratteristica di questo pesce che mi ha colpito fin dall' inizio è sicuramente la forma del corpo così affusolata e la pinna dorsale che è bordata di un bel celeste ed è più alta rispetto agli altri appartenenti dello stesso genere. L'anno scorso ne ho comprati 5 esemplari lunghi 3 cm insieme con degli Altolamprologus calvus, li ho messi in una vasca arredata secondo le caratteristiche del loro biotopo di provenienza con molte rocce calcaree in modo da creare più anfratti possibili e sul fondo del ghiaino molto fine di


Julidochromis dickfeldi foto S. Meazzini

Altolamprologus calvus foto P. Salvagiani

colore chiaro. La potenza oraria del filtro è di cinque volte la capacità della vasca, l' acqua ha pH 8,5 - KH 16 - GH 9. Fin dall' inizio ho prestato molte cure alla qualità dell' alimentazione alternando mangime in granuli, artemie e cyclops surgelati e spinaci bolliti, somministrando piccole dosi tre volte al giorno. Dopo qualche mese dall' acquisto sono avvenute le prime scaramucce fra di loro sotto gli occhi attenti degli Altolamprologus calvus che dall' alto delle costruzioni rocciose facevano da spettatori. Ben presto ho notato che si era stabilito un ordine gerarchico ed una coppia di Julidochromis si era appartata presso un nascondiglio sul retro della vasca. Siccome avevo stabilito fin dall' inizio di allevare solo una coppia di questi pesci per mancanza di spazio, ho tolto gli altri tre dall' acquario. Sempre più frequentemente e freneticamente il maschio, più piccolo ed affusolato della femmina, la invitava ad entrare nel nascondiglio, inizialmente lei non sembrava molto interessata, ma con mia grande gioia dopo pochi giorni ho notato che una decina di avannotti gironzolavano intorno al padre, non in uno sciame, ma come se ogni individuo fosse già autonomo. Gli avannotti di Julidochromis dickfeldi quando cominciano a nuotare liberamente sono lunghi 3 mm e hanno bisogno di mangime minuto come naupli di Artemia o mangime in scaglie polverizzato. Sulla parte posteriore del corpo hanno delle piccole macchioline scure, gli occhi sono due piccoli bottoni neri, ed è la cosa che si nota di più . Dopo circa tre settimane misurano 2 cm e da questo momento la loro crescita rallenta. Le cure parentali vengono svolte per lo più dal maschio, la femmina si aggira per il territorio a difesa di intrusi e subentra al padre quando questi si allontana per mangiare. Le femmine d i Julidochromis dickfeldi non depongono molte uova, circa una decina, ma si riproducono ogni quindici giorni se la coppia è affiatata. Consiglio a chi come me ha iniziato da poco con i Ciclidi di allevare questa specie perch é non richiede vasche enormi, è una specie piuttosto robusta che si fa rispettare anche da individui più grandi, non da problemi di alimentazione e ha un comportamento sempre affascinante.

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